Monaco, sbircia il telefono di un bambino mentre è in metro, scopre che è vittima di un pedofilo e lo salva

Monaco, sbircia il telefono di un bambino mentre è in metro, scopre che è vittima di un pedofilo e lo salva
di Michela Poi
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Mercoledì 14 Agosto 2019, 18:59 - Ultimo aggiornamento: 19:46

Ha salvato un bambino dalle grinfie di un pedofilo sbirciando per caso sul suo cellulare. Daniel Ollert, manager 31enne di Monaco di Baviera, ha scoperto che un 13enne era vittima di abusi e molestie da parte di un pedofilo e lo ha denunciato alle autorità.  La storia è riportata da Il Corriere della Sera

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Era il 2 febbraio del 2018 quando, come ogni mattina, Daniel si siede in metropolitana. Accanto a lui c'è un ragazzino che giocherella con il telefono. Così, forse colpito dal continuo ticchettio delle dita, butta uno sguardo sullo schermo del telefono. Quello che legge lo lascia sgomento. «Mi vuoi abbracciare di nuovo dietro i container?», firmato «Zio Millie». Daniel è sconvolto e intuisce che dietro quelle parole si nasconde qualcosa di ben più grave. Così sceglie di parlare al bambino, tra una fermata e l'altra.  «Perché lo zio Millie ti abbraccia dietro i container e non in pubblico? Tua madre sa che lo vedi?», chiede al tredicenne. «No - risponde lui -. È meglio così».

«Ti ha solo abbracciato finora?», lo incalza Daniel. «Sì» dice il bambino. Ma ha ancora dei dubbi, tanto che si segna il numero di telefono del piccolo per rimanerci in contatto. Poi, si rivolge alla Polizia e scopre che lo "Zio Millie" si chiama George H, ha 58 anni e dei precedenti. Gli agenti si precipitano a casa del ragazzo. E così fa anche Daniel. È a quel punto che il bambino confessa: «Daniel, devo dirti una cosa. Ho fatto sesso con lo zio Millie», dice.

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Si scoprirà poi che George, il suo aguzzino, in passato ha violentato altri quattro bambini, tra cui sua nipote e la sua figliastra. In casa la Polizia troverà hard disk pieni di materiale pedopornografico, tra cui un video di una bambina nuda in un bosco. Grazie all’intervento di Ollert è stato condannato a 8 anni e adesso si trova nel centro di correzione dell’ospedale Isar Amper di Monaco.

Per il suo coraggio il giovane di Monaco il 5 settembre riceverà la «Medaglia per il contributo alla sicurezza interna» dal ministro dell’Interno della Bavaria Joachim Herrmann.

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