Orrore in Messico, due ragazzini torturati e smembrati: i loro cadaveri nascosti in un carrello del supermercato

Orrore in Messico, due ragazzini torturati e smembrati: i loro cadaveri nascosti in un carrello del supermercato
di Nico Riva
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Venerdì 6 Novembre 2020, 19:03

Héctor e Yair avevano solo 14 e 12 anni. Meritavano molto di più, e di certo non la fine atroce che hanno fatto. Rapiti, torturati, uccisi e infine smembrati con crudeltà. Una storia orrenda che arriva da Città del Messico, dove i due vivevano con le famiglie ed erano conosciuti dalla gente del quartiere come venditori di dolci e souvenir per dare una mano ai genitori e combattere la povertà. Il 31 ottobre, un poliziotto ha ritrovato i loro cadaveri mutilati, nascosti in un carrello per le consegne. 

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Entrambi di origine indigena, dell'etnia Mazahua, fin da piccolissimi hanno aiutato i loro genitori come venditori ambulanti, specifica il quotidiano locale El Universal. Héctor Efraín Tolentino de Jesús e Alán Yair Silvestre Becerril sono stati brutalmente fatti a pezzi.

Erano appassionati di gare di moto, e la polizia pensa che con questa scusa siano stati rapiti la notte del 27 di ottobre. 

Dalle prime indagini sui resti dei due ragazzi, gli investigatori hanno scoperto che sono stati torturati prima della violenta morte. Dalle telecamere di sicurezza, sembrerebbe inoltre che le vittime conoscessero il loro carnefice, perché hanno salutato senza opporre resistenza un uomo in moto, poco prima della loro scomparsa. Nella zona, tutti conoscono le loro famiglie e i genitori, che vendono dolci, souvenir e magliette per la strada. 

Dal cellulare di Héctor sono emersi però altri agghiaccianti dettagli: scambiava messaggi con un pusher, perciò si pensa che anche il 14enne avesse iniziato a vendere droga per guadagnare qualche soldo in più.

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