Coronavirus, un italiano tra i tre eroi della pandemia: ecco chi è Maurizio Cecconi

Coronavirus, un italiano tra i tre eroi della pandemia: ecco chi è Maurizio Cecconi
Coronavirus, un italiano tra i tre eroi della pandemia: ecco chi è Maurizio Cecconi
di Enrico Chillè
3 Minuti di Lettura
Domenica 26 Aprile 2020, 20:20 - Ultimo aggiornamento: 20:38

Una grossa 'fetta' di Italia tra gli eroi dell'emergenza coronavirus, i medici che, secondo il Journal of American Medical Associaton, hanno saputo dare importanti indicazioni a tutto il mondo sui rischi della pandemia. C'è infatti un italiano a tutti gli effetti, Maurizio Cecconi, oltre ad un italo-americano, Anthony Fauci, e allo sfortunato Li Wenliang: ecco chi sono i tre medici che, a livello globale, secondo la rivista specializzata statunitense hanno dato un maggior contributo a fronteggiare la pandemia.

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Maurizio Cecconi, 42enne friulano, ha lavorato per 14 anni in Gran Bretagna e successivamente è tornato in Italia, a dirigere il reparto di anestesia e terapia intensiva dell'Humanitas di Rozzano (Milano). Ritrovatosi a fronteggiare, tra i primi e improvvisamente, l'emergenza, il dottor Cecconi ha avvertito immediatamente il mondo sui rischi del contagio: attraverso videoconferenze con migliaia di colleghi in tutti i continenti, questo medico ha saputo indicare con chiarezza i sintomi del Covid-19, fornendo strumenti preziosissimi a chi avrebbe, di lì a poco, fronteggiato un'emergenza simile a quella esplosa in Lombardia.

C'è poi Anthony Fauci, immunologo della task force di Donald Trump alla Casa Bianca. Nato negli Stati Uniti da padre napoletano e madre siciliana, il dottor Fauci è diventato una vera e propria star grazie alle sue chiare e semplici indicazioni sui rischi del contagio. Grande sostenitore del lockdown, Anthony Fauci, nonostante la nomina da parte di Donald Trump, si è conquistato una certa antipatia da parte della popolazione, in gran parte di fede politica repubblicana, che si oppone alle chiusure e all'obbligo di dispositivi di protezione individuale. Il dottor Fauci, come gli altri medici della task force sanitaria della Casa Bianca, ne ha sentite di tutti i colori nelle ultime settimane ma continua ad avvertire: «C'è il rischio concreto di una seconda ondata in autunno, non possiamo escluderlo e un vaccino sarebbe preziosissimo. A chi continua a paragonare il Sars-CoV-2 alla Sars e all'Hiv dico che non bisogna fare confusioni: la Sars è scomparsa dopo pochi mesi, mentre per l'Hiv non abbiamo vaccini ma abbiamo cure contro l'Aids estremamente efficaci e impensabili fino a pochi anni fa, che oggi permettono a chi contrae l'infezione di vivere a lungo una vita normale».

L'altro eroe della pandemia, che ha pagato il suo senso del dovere con la sua stessa vita, è Li Wenliang, l'oculista di Wuhan che notò delle polmoniti anomale tra i suoi pazienti e aveva avanzato l'ipotesi che si stesse diffondendo un virus simile a quello della Sars. Fermato e censurato dalla polizia, il 33enne medico aveva finito per contrarre il virus continuando a visitare i pazienti ed è morto, dopo sei settimane di malattia, il 7 febbraio scorso.



Oltre all'encomio particolare per questi tre medici, il Jama ha voluto rendere omaggio anche ai milioni e milioni di operatori socio-sanitari che in tutto il mondo combattono quotidianamente la pandemia e ai lavoratori dei servizi essenziali, che non si sono mai fermati durante il lockdown. A tutti loro è stato dedicato un disegno speciale, dal chiaro stile pop-art.

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