Manomette il paracadute dell'amica per gelosia e la fa precipitare: dieci anni dopo la condanna potrà tornare libera

Manomette il paracadute dell'amica per gelosia: dieci anni dopo la condanna potrà tornare libera
Manomette il paracadute dell'amica per gelosia: dieci anni dopo la condanna potrà tornare libera
di Silvia Natella
2 Minuti di Lettura
Lunedì 23 Settembre 2019, 21:57
A meno di dieci anni dalla sentenza di condanna, Els ​Clottemans potrebbe tornare libera. Lo prevede il codice penale belga e poco importa se il suo caso ha scosso l'opinione pubblica 13 anni fa. Nel 2010 è stata riconosciuta colpevole dell'omicidio dell'amica, la paracadutista Els Van Doren, 38 anni, amante dell'uomo di cui si era invaghita, l'istruttore Marcel Somers. La Corte ha stabilito che l'allora ventdiuenne avrebbe manomesso il paracadute durante il lancio per gelosia.

Leggi anche > Bimba di sei mesi muore soffocata nella culla per un rigurgito di latte

Van Doren è morta il 18 novembre 2006 dopo quel tragico volo. E per 12 interminabili secondi ha provato ad aprire il dispositivo normale e quello di emergenza, come dimostrano le immagini catturate dalla telecamera sul casco. Il suo corpo è stato trovato in un giardino di Opglabbeek, piccola città delle Fiandre, vicino al confine con l'Olanda. La morte violenta ha fatto emergere il mènage à trois pericoloso. 


Somers era legato alla vittima da diversi anni in una relazione extraconiugale. La prima Els (Van Doren) era sposata e ignara che nel frattempo il suo amante aveva intrecciato un'altra storia con l'amica Clottemans. Somers era stato chiaro con la più giovane: «​La mia donna è lei, tu per me sei la numero due. Questi sono i patti, se non ti va bene puoi andartene». 

Alla vigilia del lancio a tre, Van Doren era arrivata a casa di Somers e aveva scoperto la tresca. Non curanti della Clottemans, la coppia era salita al piano di sopra lasciando lo zainetto con il paracadute. Dopo l'incidente la Procura avrebbe appurato che le corde erano state tagliate da mani esperte. L'infanzia difficile della Clottemans e i suoi disturbi psichici avrebbero fatto il resto. La ragazza si è sempre proclamata innocente, nonostante la condanna a 30 anni di carcere, e c'è ancora chi ha dei dubbi sulla sua colpevolezza: un delitto troppo perfetto per il suo stato mentale. Nel frattempo, il Belgio discute sulla possibilità che le venga concessa la libertà condizionata a meno di dieci anni dalla sentenza. 

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA