Mamma e figlio si sono riabbracciati dopo 8 mesi di lontananza. I due migranti, si erano persi nel corso della traversata del Mediterraneo, un viaggio che spesso fa molte vittime e che ha fatto pensare il peggio anche alla donna e al suo bambino di appena 5 anni. La loro però questa volta è una storia a lieto fine, che in un Natale come quello del 2020 assume un valore ancora più grande.
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A giugno, presso il Pronto soccorso dell'Arcispedale "Santa Maria" si presentano una ragazza e un bimbo di cinque anni, che dichiarano di provenire dalla Costa d'Avorio: si erano recati in ospedale perché il piccolo non si sentiva bene. In realtà emerge che il bambino non è suo figlio, ma le è stato affidato da una donna conosciuta durante il viaggio dalla Costa d'Avorio alla Tunisia, dove si sarebbero imbarcate per l'Italia.
La mamma viene rintracciata ad Agrigento e viene messa in contatto con il figlio. Tra loro iniziano una serie di videochiamate che li fanno sentire meno soli fino a quando, dopo una serie di controlli e verifiche sulla veridicità della storia la donna non riesce a riabbracciare il suo bambino proprio prima di Natale.
Ora si dovrà attendere che il Tribunale si esprima sulla possibilità che mamma e figlio possano vivere insieme nel centro di accoglienza che ospita la donna. L'amica è stata accolta in un centro per richiedenti asilo.