Macedonia del Nord, incendio in un ospedale Covid: almeno 14 morti e 12 feriti

Macedonia del Nord, incendio in un ospedale Covid: almeno 14 morti e 12 feriti
Macedonia del Nord, incendio in un ospedale Covid: almeno 14 morti e 12 feriti
4 Minuti di Lettura
Giovedì 9 Settembre 2021, 22:35

La Macedonia del Nord è ancora sotto choc per quanto accaduto nella tarda serata di ieri a Titovo. Mentre tutto il paese festeggiava l'indipendenza, un incendio nel reparto di terapia intensiva Covid dell'ospedale bruciava tutto, a cominciare dai pazienti che, impossibilitati a muoversi, sono stati letteralmente divorati dalle fiamme. L'ultimo bilancio parla di 14 morti e 12 feriti, alcuni dei quali gravissimi. E si cerca di far luce sulle cause.

Leggi anche > Ritrovati 80 scheletri con le mani legate, la macabra scoperta durante gli scavi per una casa di riposo

Macedonia, incendio nel reparto Covid: corpi inceneriti e vittime non identificabili

Quasi tutti i resti delle vittime sono inceneriti, e sarà necessario l'esame del Dna per la loro identificazione. Le fiamme si sono sviluppate dopo una esplosione, avvolgendo in pochi minuti l'intera struttura, realizzata da poco davanti all'ospedale con elementi modulari e materiali leggeri e in larga parte in plastica, per aumentare in fretta il numero dei posti letto e accogliere i pazienti affetti da coronavirus.

La tragedia è avvenuta mentre in tutto il Paese si celebrava il 30/o anniversario dell'indipendenza, con festeggiamenti ufficiali nella capitale Skopje, fra l'altro una parata militare, un concerto e fuochi d'artificio. Le tv locali hanno mostrato immagini drammatiche e raccapriccianti dell'incendio alla struttura sanitaria di Tetovo, con i pazienti avvolti dalle fiamme che urlavano chiedendo invano aiuto. Erano quasi tutti in terapia intensiva al respiratore, impossibilitati a fuggire e sono morti restando imprigionati sui loro letti, arsi vivi. Per la loro identificazione sarà necessario l'esame del Dna sui resti.

 

Vi sono stati anche numerosi feriti, trasferiti in ospedali della vicina capitale Skopje. La struttura leggera, realizzata in breve tempo davanti all'ospedale locale, aveva una capienza di 35 posti letto, e al momento della tragedia in essa erano ricoverati 24 pazienti. Il premier macedone Zoran Zaev e il ministro della sanità Venko Filipce, recatisi rapidamente a Tetovo unitamente a forze di polizia e magistrati, hanno parlato di «enorme tragedia». I vigili del fuoco e squadre di soccorritori sono giunti in pochi minuti sul posto, ma le fiamme avevano già avvolto e distrutto l'intera struttura sanitaria, non lasciando scampo ai pazienti ricoverati. Sono ancora sconosciute le cause del rogo, e le autorità hanno disposto una inchiesta urgente per far luce sulle cause dell'esplosione che ha scatenato le fiamme. Il premier Zaev e il presidente Stevo Pendarovski, sgomenti e addolorati, hanno espresso cordoglio e vicinanza ai familiari delle vittime, e pronta guarigione ai feriti, promettendo indagini rapide per accertare cause dell'incendio e eventuali responsabilità. Tetovo è una città di circa 50 mila abitanti nel nordovest della Macedonia del nord, non lontana dalla capitale Skopje, la cui popolazione è in maggioranza di etnia albanese. Al pari degli altri Paesi della regione balcanica, anche in Macedonia del Nord si registra da alcune settimane una forte ripresa di contagi e decessi per il Covid, legati alla diffusione della variante Delta e all'abolizione di gran parte delle restrizioni durante il periodo estivo. Il sistema sanitario nazionale è fragile e dotato di strutture il più delle volte inadeguate, con il Paese che ha avviato tardi la campagna vaccinale, dipendente in larga parte dagli aiuti internazionali e dalle forniture di dosi nell'ambito del programma Covax.

Macedonia, incendio e morti nell'ospedale Covid: le indagini

Sulla sciagura è stata aperta un'inchiesta, e per tutta la giornata gli inquirenti sono stati impegnati in sopralluoghi e interrogatori. Nulla tuttavia è trapelato finora. In molti hanno puntato il dito sul materiale estremamente infiammabile utilizzato per la struttura, realizzata per i malati covid davanti al complesso ospedaliero della città, situata nel nordovest del Paese balcanico e la cui popolazione è in larga parte di etnia albanese. Il presidente Stevo Pendarovski, recatosi anch'egli a Tetovo al pari del premier Zoran Zaev e del ministro della sanità Venko Filipce, ha detto che, dalle informazioni disponibili finora, non sono emersi elementi che facciano pensare a un incendio doloso. In ogni caso, ha aggiunto, il governo si è detto disposto ad accogliere esperti stranieri che affianchino gli inquirenti locali impegnati a far luce sul devastante rogo. Messaggi di cordoglio sono giunti oggi a Skopje da tutti i Paesi vicini, Ue e Usa, mentre le autorità cittadine a Tetovo hanno proclamato tre giorni di lutto, annunciando aiuti alle famiglie delle vittime.

© RIPRODUZIONE RISERVATA