Due anni di sevizie psicologiche, umiliazioni e offese infamanti contro la vicina di casa. Per lei aveva organizzato una routine quotidiana che iniziava la mattina all’alba con la lavatrice accesa a ciclo continuo in modalità centrifuga, continuava con gli insulti davanti agli ospiti e con i video fatti in qualsiasi momento e occasione con il cellulare. Non paga aveva denunciato la vittima alla polizia con accuse chiaramente infondate. All’apice degli abusi la chiamava pedofila davanti ai nipotini. Un incubo, come riporta My London, iniziato nel 2018 in un quartiere a nord di Londra a cui la vittima è riuscita a resistere per due anni. Poi ha cambiato casa e ha portato l’aguzzina di 44 anni in tribunale.
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Lì ha spiegato che per le molestie subite era caduta in depressione.