Leonardo DiCaprio colpisce ancora: donazione da 3 milioni di dollari per l'Australia

Leonardo DiCaprio colpisce ancora: donazione da 3 milioni di dollari per l'Australia
di Nico Riva
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Venerdì 10 Gennaio 2020, 16:25 - Ultimo aggiornamento: 15 Marzo, 18:14

Leonardo DiCaprio non è solo uno degli attori più famosi, talentuosi e amati di tutto il mondo. Da diversi anni ormai, è anche un filantropo, un ambientalista convinto ed uno strenuo difensore degli animali. Non poteva dunque mancare il suo contributo per contrastare la catastrofe naturale che sta devastando l'Australia e i suoi abitanti. Così, tramite la sua associazione no profit Earth Alliance (Alleanza per la Terra) ha donato la cifra astronomica di 3 milioni di dollari a chi da mesi combatte contro gli incendi nello Stato australiano. 

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Con un post sulla pagina Instagram, Earth Alliance ha annunciato la creazione di un fondo destinato all'assistenza delle persone che coraggiosamente stanno combattendo la violenza del fuoco in Australia. L'associazione ha ricordato gli sconvolgenti dati della catastrofe che va avanti dallo scorso agosto. Nel giro di poco più di quattro mesi, si stima un miliardo di animali morti, 27 vittime umane, più di 2000 case rase al suolo. Le fiamme hanno inghiottito oltre 8 milioni di ettari e prodotto almeno 350 tonnellate di anidride carbonica. Una situazione drammatica che supera di gran lunga la devastazione incendiaria che ha colpito la Foresta Amazzonica e i boschi della Siberia nel 2019. 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Earth Alliance, created in 2019 by @LeonardoDiCaprio, Laurene Powell Jobs, and Brian Sheth, has launched the #AustraliaWildfireFund, a $3 million commitment to assist critical firefighting efforts in New South Wales, aid local communities most affected by the wildfires, enable wildlife rescue and recovery, and support the long term restoration of unique ecosystems, with partners @aussieark @bushheritageaus @wireswildliferescue @emersoncollective @global_wildlife_conservation. Join us in supporting these critical efforts -- please see the link in our bio to donate. #AustraliaFires Photos by Brad Fleet, Wolter Peeters/The Sydney Morning Herald

Un post condiviso da Earth Alliance (@earthalliance) in data:


Sull'emergenza australiana, tantissime star sono intervenute lanciando appelli e donando grosse somme in denaro. Da Pink e Nicole Kidman, che hanno donato 500mila dollari a testa, a Elton John e Chris Hemsworth (un milione ognuno). Jennifer Aniston, Cate Blanchett, Russell Crowe e Joaquin Phoenix hanno approfittato dei riflettori puntati sui Golden Globes del 5 gennaio per denunciare la reale pericolosità dei cambiamenti climatici e del surriscaldamento globale. Tante le celebrità, insomma, che hanno approfittato della loro notorietà per dare voce al pensiero e alle preoccupazioni di milioni di persone. In prima linea, ovviamente, anche la giovane attivista svedese Greta Thunberg, sulla quale DiCaprio aveva detto «è una leader della nostra epoca ed è un onore conoscerla. Grazie a Greta e ai suoi attivisti sono ottimista verso il futuro», elogiando la sua battaglia per il clima e il movimento dei Fridays For Future.
 

L'impegno dell'attore nella tutela dell'ambiente, delle popolazioni indigene e del mondo animale è arcinoto. Da decenni si batte per la causa, facendosi anche qualche nemico (ad esempio il presidente brasiliano Bolsonaro sulla questione Amazzonia). Sui suoi canali social, Leonardo condivide quotidianamente foto e video delle disgrazie naturali che affliggono il pianeta e approfitta di ogni occasione per sensibilizzare sul tema dei cambiamenti climatici. Divenne virale il suo discorso alla cerimonia degli Oscar 2016, quando vinse la statuetta come miglior attore per il film "Revenant". Dal palco, DiCaprio tuonò: «Il cambiamento climatico è reale, sta accadendo in questo momento ed è la più urgente minaccia per la nostra specie. Dobbiamo lavorare insieme e smettere di procrastinare. Non diamo questo pianeta per scontato». Nello stesso anno realizzò il documentario "Before The Flood - Punto di non ritorno", il quale si inseriva sulla scia dei lavori dell'ex vicepresidente americano Al Gore ("Una scomoda verità" e "Una scomoda verità 2") e metteva in mostra l'attualità e le drammatiche conseguenze dell'emergenza climatica. 
 

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