Il mistero della principessa Latifa: «Se vedete questo video o sono morta, o sono nei guai» Nel filmato le accuse di violenza al padre emiro

Il mistero della principessa Latifa: «Se vedete questo video o sono morta, o sono nei guai»
Il mistero della principessa Latifa: «Se vedete questo video o sono morta, o sono nei guai»
di Simone Pierini
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Domenica 6 Maggio 2018, 16:58
Il mistero della principessa scomparsa. Una giovane principessa araba, figlia del potente emiro di Dubai, sparita nel nulla dopo aver sfidato il suo mondo, denunciando con un video su Youtube il padre di violenze. Si tinge di giallo il caso di Latifa, la trentaduenne giovane emiratina, protagonista di una vera e propria spy-story che sta facendo temere per il finale. Tanto da indurre Human Rights Watch a scendere in campo per chiedere la verità sul caso, ipotizzando si possa trattare di una «sparizione forzata» con «prove» che la ragazza sia reclusa negli Emirati. Il mistero sulla sorte di Latifa, figlia dello sceicco emiro di Dubai e premier degli Emirati Arabi, Al Maktoum, scrivono i media internazionali, ha avuto inizio due mesi fa quando, in un video su YouTube, la donna raccontò che la famiglia la teneva prigioniera e che era vittima di abusi: 40 minuti di filmato in cui accusava il padre di essere pronto anche «a uccidere» per salvare la propria reputazione.



E un inquietante messaggio: «Se state guardando questo video non è una bella notizia. Può solo significare due cose: o sono morta, o sono nei guai», avvertiva la donna illustrando il suo piano per fuggire, dopo aver raccontato della fallita fuga anche della sorella Shamsa che tentò di scappare in Gran Bretagna prima di essere presa dalle autorità emiratine e riportata con la forza a Dubai.
 


E di uno suo precedente tentativo di scappare, fallito nel 2002 quando fu catturata, imprigionata e - raccontava - torturata. L'ultima volta che è stata vista risale al 3 marzo, ricostruisce SkyNews con l'aiuto di un'ex spia francese, Jaubert, e dell'amica finlandese, Johanna Jauhiainen. Le due donne riescono a fuggire in Oman prima di salire su una barca per raggiungere Jaubert a bordo della sua nave. Ma l'imbarcazione viene intercettata da navi da guerra, tre indiane e due emiratine, il giorno dopo. Il racconto del blitz - fatto dalla finlandese a Londra un mese fa - descrive un'operazione violenta, negata dall'India e sulla quale le autorità emiratine non hanno mai voluto dire una parola.
 


«Durante il raid, Latifa continuava a dire che stava richiedendo asilo politico», ha spiegato l'amica raccontando che la principessa chiedeva di morire pur di non essere riportata negli Emirati, prima di essere trascinata via con la forza. E da allora su di lei è calato il silenzio ed il dubbio, riportato oggi alla ribalta da Hrw, che sia stata segregata.
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