Las Vegas, Isis rivendica ma il governo Usa frena. "L'attentatore aveva 19 fucili in hotel"

L'Isis rivendica la strage a Las Vegas: "L'attentatore convertito all'Islam da mesi". Ma il governo USA frena
L'Isis rivendica la strage a Las Vegas: "L'attentatore convertito all'Islam da mesi". Ma il governo USA frena
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Lunedì 2 Ottobre 2017, 16:36 - Ultimo aggiornamento: 3 Ottobre, 08:44

L'Isis ha rivendicato con un comunicato sul web la strage a Las Vegas. Lo rende noto il Site, il sito che monitora le attività jihadiste sul web. «L'esecutore dell'attacco a Las Vegas è un soldato dell'Isis - si legge nella rivendicazione dello Stato islamico -. Ha eseguito l'operazione in risposta all'appello a prendere di mira i Paesi della coalizione». 
Il bilancio provvisorio della strage sarebbe di almeno 58 morti e 515 feriti, di cui alcune molto gravi: lo riferisce lo sceriffo Joe Lombardo. 

 



SI ERA CONVERTITO MESI FA Stephen Paddock, il killer di Las Vegas, si è convertito all'Islam mesi fa. Lo riportano media americani citando fonti investigative. È quanto si legge inoltre su un secondo comunicato dell'Isis, trasmesso da Amaq, l'agenzia dello Stato islamico, citata dal Site. Un primo comunicato ha rivendicato l'attacco. Secondo quanto riportano alcuni media il nome di Stephen Paddock dopo essersi convertito era Samir Al-Hajib. Ma al momento non vi sono conferme ufficiali. 

Strage a Las Vegas: Paddock, il tranquillo pensionato fece causa a un casinò. Il padre era un rapinatore

Paddock era all'hotel Mandalay Bay da giovedì, riferisce la polizia. L'uomo, nato il 9 aprile del 1953, viveva a Mesquite dal giugno 2016. In precedenza, dal 2011 al 2016, aveva vissuto a Reno, sempre in Nevada, mentre dal 2013 al 2015 a Melbourne in Florida. 

AVEVA 19 FUCILI Il killer di Las Vegas aveva nella sua camera d'albergo 19 fucili, due di questi sistemati su treppiedi alla finestra. Aveva anche centinaia di munizioni. Lo scrive il New York Times citando fonti ufficiali. Le armi sono state trovati nella stanza del Mandalay Bay Hotel da dove Stephen Paddock ha sparato contro la folla di un vicino festival di musica country all'aperto, ha riferito lo sceriffo di Las Vegas, Joseph Lombardo. Paddock non aveva precedenti, a parte alcune violazioni stradali minori e una causa intentata ad un casinò nel 2014. 

LE AUTORITA' USA SMENTISCONO «Non c'è alcun segnale che indichi un legame del killer di Las Vegas con gruppi del terrorismo internazionale»: lo affermano fondi dell'amministrazione statunitense commentando la rivendicazione dell'Isis.

DALLA CASA "NULLA DI STRANO" «Nulla di particolare» è emerso ad ora dalle perquisizioni presso l'abitazione del killer di Las Vegas a Mesquite, cittadina di circa 18mila abitanti nei pressi della frontiera tra Nevada e Arizona, 82 miglia a nord-est di Las Vegas. È quanto hanno riferito le autorità locali al lavoro nella cittadina la cui comunità è stata descritta come ordinaria e tranquilla. Lo riferisce la Cnn. 

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