La Svezia ha fallito, niente immunità di gregge: «Più casi e più morti dei Paesi vicini»

La Svezia ha fallito, niente immunità di gregge: «Più casi e più morti dei Paesi vicini»
La Svezia ha fallito, niente immunità di gregge: «Più casi e più morti dei Paesi vicini»
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Giovedì 13 Agosto 2020, 14:51 - Ultimo aggiornamento: 22:00

La Svezia senza lockdown ha fallito. Il tentativo di raggiungere l'immunità di gregge attraverso una 'diffusione controllata' del Covid-19 senza lockdown non è andato a buon fine e il Paese ora ha più casi e più morti delle nazioni vicine, e senza aver nemmeno raggiunto l'obiettivo: a scriverlo, due ricercatori dell'University College di Londra, in un editoriale sul Journal of the Royal Society of Medicine. Le previsioni del governo svedese, si legge nell'articolo, erano che a maggio fosse stato infettato, e quindi avesse gli anticorpi, il 40% della popolazione svedese.

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Secondo gli studi sierologici la percentuale è invece vicina al 15%, molto meno del previsto. Inoltre la Svezia ha il triplo dei casi per milione di abitanti rispetto alla Danimarca, quattro volte più della Norvegia e cinque volte più della Finlandia. Anche riguardo al numero dei morti Stoccolma ne ha registrati oltre 5mila, mentre gli altri paesi sono abbondantemente sotto ai mille. «È chiaro che non solo i tassi di contagio, ricoveri e mortalità sono molto più alti dei paesi confinanti - scrivono gli autori -, ma anche l'andamento dell'epidemia è differente, con infezioni e mortalità più alte rispetto ai periodi più critici visti in Danimarca, Finlandia e Norvegia».

LA SPERANZA DAGLI USA Dove invece l'immunità di gregge potrebbe iniziare ad avere qualche effetto, scrivono alcuni esperti sulla rivista del Mit, è in alcuni stati degli Usa particolarmente colpiti, dove l'alto numero dei casi, e quindi degli immuni, potrebbe avere un ruolo nel rallentare l'epidemia. «Credo che le epidemie in corso in Arizona, Florida e Texas lasceranno abbastanza immunità da aiutare a tenere controllato il Covid-19 - afferma ad esempio Trevor Bedford dell'università di Washington -. Tuttavia questi livelli non sono compatibili con un pieno ritorno alla normalità e ai comportamenti di prima della pandemia». 

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