L'Inghilterra è a secco di benzina, scende in campo l'esercito

Il governo britannico rassicura che per ora non è necessario l'utilizzo dei militari, ma se le cose dovessero continuare così allora la carenza di autisti verrà sopperita con l'esercito

L'Inghilterra è a secco di benzina, scende in campo l'esercito
L'Inghilterra è a secco di benzina, scende in campo l'esercito
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Martedì 28 Settembre 2021, 21:26

L'Inghilterra prepara l'esercito. Nessuna guerra all'orizzonte, ma i militari verranno utilizzati per sopperire alla crisi di carburanti che ha colpito il Paese. La Gran Bretagna ha posto l'esercito in stato di allerta nella prospettiva di usare le autocisterne e i conducenti militari per rimediare alla mancanza di un numero sufficiente di conducenti civili e la conseguente corsa ai distributori che ha lasciato il Paese a secco.

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«Un limitato numero di conducenti militari sono messi in stato d’allerta e saranno impiegati se necessario per stabilizzare ulteriormente la catena di approvvigionamento dei carburanti», ha fatto sapere in un comunicato il ministero dell’Energia.

Per il governo britannico è un fenomeno passeggero, che è stato alimentato anche dall'allarmismo crescente alla notizia di una Gran Bretagna che avrebbe potuto restare senza carburante. La crisi che si è abbattuta sulla catena di distribuzione della benzina, però, appare ancora tutt'altro che superata nel Regno Unito. Lo confermano le code e i cartelli da ‘tutto esaurito’ che continuano a comparire in tutta la Gran Bretagna: fra gli scaffali di molti supermercati semivuoti e le non poche pompe di carburante a secco o indotte a razionare l’erogazione a non più di 30 sterline.

Il consiglio dei ministri, riunitosi per una seduta ad hoc convocata da Boris Johnson, ha di fatto escluso, al momento, la necessità di dover ricorrere ai riservisti dell’esercito per far affluire i carburanti dai depositi alle stazioni di servizio e fronteggiare la mancata copertura dei posti lasciati scoperti nel Regno. Una decisione estrema che vuole essere rinviata il più possibile per non far apparire la Gran Bretagna all'ultima spiaggia.

Una decisione, dunque che vuole salvare la faccia, ma lo stato d'allerta è stato indetto e, se dovesse continuare la crisi, allora scenderanno sulle strade i militari.

Un'assenza di circa 100mila autisti difficile da colmare dovuta alla ripresa post pandemia, che ha avuto effetti simili anche in altri Paesi europei, ma che ha colpito soprattutto l'Inghilterra a causa delle conseguenze parallele dovute al post Brexit.

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