Kamala Harris entra nella storia: è la prima donna, e la prima donna afroamericana, a diventare vicepresidente degli Stati Uniti. A 54 anni si presenta come il “volto giovane” della Casa Bianca di Joe Biden, in grado di prendere per mano il partito democratico e proiettarlo verso il futuro. Un futuro che potrebbe vederla rompere anche quel soffitto di cristallo al quale aspirava Hillary Clinton e diventare, in una staffetta con Biden nel 2024, la prima donna presidente. Ex procuratrice di San Francisco prima e della California poi - prima donna anche in questo caso a ricoprire tali incarichi -, Harris ha conquistato un seggio in Senato nel 2016, anno della vittoria di Donald Trump.
E al presidente ha subito dichiarato guerra, non ritenendolo il ritratto né l'aspirazione della sua America e di quella di milioni di donne e minoranze.
È rimasto celebre infatti l'aspro confronto fra i due nel corso di uno dei dibattiti: Kamala ha rinfacciato a Biden di essersi compiaciuto della collaborazione con due senatori segregazionisti negli anni '70. Non contenta, ha raccontato all'America di conoscere una ragazzina nera che per fortuna era potuta andare in una scuola migliore grazie a un servizio di scuolabus per le minoranze che vivevano nei quartieri più disagiati, servizio al quale - ha ricordato - il senatore Biden si era opposto: «Quella ragazzina ero io». Prima del 2016 Kamala Harris aveva già attirato l'attenzione di Barack Obama, che l'aveva definita la più bella procuratrice americana. Un commento che l'aveva mandata su tutte le furie tanto da chiedere, e ottenere, le scuse dell'allora presidente. Colta e trascinatrice di folle, molti la chiamano proprio l'«Obama donna», un soprannome ingombrante che però non l'ha mai spaventata e che non le ha impedito di criticare l'ex presidente sull'immigrazione. «Non ero d'accordo con il mio presidente» e con l'ordine di espellere ogni immigrato senza documenti, a prescindere dai precedenti penali, ha detto durante un dibattito delle primarie. Alla tradizionale famiglia americana dei Biden, Harris affianca una famiglia moderna e allargata. Sposata con Douglas Emhoff, che potrebbe diventare primo Second Gentleman della storia, Harris non ha figli suoi ma è la 'Momalà - questo è il suo soprannome - di Cole e Ella, le figlie che il marito ha avuto dalla prima moglie. «Ho avuto tanti titoli nella mia carriera ma Momala sarà sempre quello che ha il maggior significato», ha confessato Kamala.
Alla tradizionale famiglia americana dei Biden, Harris affianca una famiglia moderna e allargata. Sposata con Douglas Emhoff, che potrebbe diventare primo Second Gentleman della storia, Harris non ha figli suoi ma è la 'Momalà - questo è il suo soprannome - di Cole e Ella, le figlie che il marito ha avuto dalla prima moglie. «Ho avuto tanti titoli nella mia carriera ma Momala sarà sempre quello che ha il maggior significato», ha confessato Kamala.