Orrore in India, 19enne stuprata dal branco muore dopo due settimane di agonia

Orrore in India, 19enne stuprata dal branco muore dopo due settimane di agonia
di Nico Riva
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Mercoledì 30 Settembre 2020, 16:02
Una ragazza di soli 19 anni, Manisha Valmiki, è morta martedì 29 settembre dopo due settimane di agonia. Quattro uomini sono stati arrestati con l'accusa di stupro e omicidio. L'aggressione sessuale, culminata con un tentativo di soffocamento, è avvenuta il 14 settembre, nella regione indiana di Uttar Pradesh. Gli assassini della giovane, scrive la stampa estera, sarebbero tutti appartenenti ad una classe sociale superiore, secondo il sistema delle caste vigente in India. 

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La vittima, ha fatto sapere la polizia tramite una nota pubblica su Twitter, è stata trasportata in un ospedale dell'Uttar Pradesh e successivamente trasferita a Nuova Delhi per la gravità delle ferite riportate. Purtroppo, ogni tentivo di salvare la sua giovane vita si è rivelato vano. La brutalità dell'aggressione subita dalla ragazza ne ha determinato il decesso. Dopo la morte, un numero di attivisti per i diritti umani ha organizzato un sit-in di protesta (in foto, ndr) fuori dall'ospedale. 

Le forze dell'ordine locali hanno rintracciato i responsabili e messo le manette ai polsi di quattro uomini. La ragazza che hanno ucciso faceva parte della comunità Dalit, all'ultimo gradino della gerarchia sociale dello Stato indiano. I Dalit sono spesso bersaglio di violente discriminazioni. Sebbene il sistema delle caste sia stato formalmente abolito nel 1950, la rigida divisione sociale fra le classi (risalente ad oltre 2mila anni fa) ancora persiste di fatto. Le persone vengono divise dalla loro appartenenza fin dalla nascita, quando viene già stabilito il loro posto nella società, i lavori che possono fare e le persone che possono sposare. 

Aggressioni e omicidi come questo, purtroppo, non sono casi isolati, e si basano principalmente sulla discriminazione sociale che affonda nelle radici della società indiana, ricorda la Cnn. Anche numerose star indiane, da attori di Bollywood a grandi sportivi, spesso denunciano questa piaga sui propri social media, lanciando appelli al governo per una maggior giustizia sociale e una politica più rigina nella tutela delle donne. Secondo i dati dell'Archivio Nazionale sui Crimini, in media si consumano 91 stupri al giorno in India: 33mila dal 2018 a oggi. E questi son solo quelli denunciati. Secondo gli esperti e le associazioni umanitarie il numero, già così agghiacciante, sarebbe ancora più alto e vergognoso. 
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