India choc, 100mila tamponi falsi al Festival indù: «Migliaia di positivi hanno infettato il Paese»

India choc, 100mila tamponi falsi al Festival indù: «Migliaia di positivi hanno infettato il Paese»
India choc, 100mila tamponi falsi al Festival indù: «Migliaia di positivi hanno infettato il Paese»
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Giovedì 17 Giugno 2021, 12:17 - Ultimo aggiornamento: 18 Giugno, 17:47

Lo scorso aprile sono stati milioni i partecipanti al festival indù di Kumbh Mela, che si è tenuto nello stato dell'Uttarakhand, nel nord dell'India. Ogni visitatore veniva sottoposto a tampone per Covid da parte di laboratori privati: ma è emerso ora che quei laboratori falsificavano i test e fornivano identità fasulle, numeri di cellulari e indirizzi inesistenti.

La polizia indiana, che sta indagando sulla vicenda, mette ora sotto accusa quei lavoratori: «Verrà fatta causa aii laboratori di Nuova Delhi e Haryana, che hanno condotto test in cinque luoghi di Haridwar durante il Kumbh Mela», ha detto all'agenzia di stampa Ani Subodh Uniyal, portavoce del governo dell'Uttarakhand. I tamponi falsi sarebbero oltre 100mila, effettuati ad altrettanti partecipanti al festival, che si tenne nel bel mezzo della seconda ondata della pandemia mentre molti ospedali indiani facevano i conti con carenza di ossigeno e di posti letto. Molte delle persone tornate dall'evento, in ogni parte del Paese furono poi responsabili della diffusione del contagio in altre comunità. 

Lo scorso aprile fecero scalpore le immagini provenienti dal Festival, con migliaia di persone che si immergevano nel Gange: mentre in India si registravano decine di migliaia di nuovi casi al giorno, in tantissimi - contro ogni precauzione anti Covid - si ammassavano sulle rive del fiume senza alcun distanziamento. Il megapellegrinaggio svolto a inizio marzo al quale parteciparono milioni di persone fu ritenuto uno dei principali focolai che hanno dato origine alla devastante ondata della pandemia che ha causato decine di migliaia di morti in India. E i primi cittadini indiani risultati positivi alla variante Delta in Italia, erano rientrati dal loro Paese proprio dopo aver partecipato al Khumb Mela.

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