Uno dei 12 passeggeri dati per dispersi a bordo del traghetto Euroferry Olympia andato a fuoco venerdì scorso a nord di Corfu, tra la Grecia e l'Italia, è stato trovato vivo a poppa della nave ed è stato soccorso. Lo conferma la tv greca Skai che mostra una foto del sopravvissuto mentre scende dalle scalette della nave per raggiungere i soccorritori. La notizia, riferisce l'emittente televisiva greca, è stata confermata dal Ministro della Navigazione, Yiannis Plakiotakis.
«Per fortuna sono vivo», le prime parole dette dal sopravvissuto, riferisce l'emittente televisiva greca Skai.
Testimone a Gr Rai: «Molti dormivano in garage»
«Tutte le volte c'era un popolo nei garage della nave che rimaneva a dormire nelle auto, in questi anni ho visto stranieri - credo fossero bulgari o rumeni - che accendevano i fuochi giù nei garage, facevano feste con l'autoradio dei furgoni, si ubriacavano»: è la testimonianza al Giornale radio Rai di Massimo, un italiano che abita sull'isola greca di Othoni non distante dal luogo del naufragio, e centinaia di volte ha viaggiato a bordo del traghetto Euroferry Olimpia, otto solo nell'ultimo mese.
Non era, per fortuna, a bordo quando c'è stato l'incendio del 18 febbraio. «Ma non mi sono meravigliato - commenta amaramente - ovviamente non so quali siano state le cause di questo incendio, ma posso dire che ho passato tantissime notti chiuso in macchina nei garage di questa nave, proprio perché è fatiscente e piena di gente che bivacca».
«La pratica di alloggiare nei garage non è assolutamente lecita, sulla base di una normativa internazionale - replica al giornale Radio Paul Kyprianou delle relazioni esterne di Grimaldi Lines - noi ci atteniamo alla norma e abbiamo delle ronde apposite: membri dell'equipaggio che controllano. Può essere che ci siano dei camionisti che non seguono le indicazioni. Trovo grave che si sia acceso un fuoco a bordo, noi siamo l'unica compagnia su questa tratta che ha vietato il camping on board perché sappiamo che potrebbe essere causa di incidenti».