La Gran Bretagna ordina 50 milioni di dosi di vaccino contro le varianti

La Gran Bretagna ordina 50 milioni di dosi di vaccino contro le varianti
La Gran Bretagna ordina 50 milioni di dosi di vaccino contro le varianti
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Lunedì 8 Febbraio 2021, 18:38 - Ultimo aggiornamento: 18:40

Il governo britannico ha preordinato altre «50 milioni di dosi iniziali» aggiuntive di vaccini anti Covid aggiornati in modo specifico contro le nuove varianti che saranno prodotti nei prossimi mesi. Lo ha detto Matt Hancock, ministro della Sanità di Boris Johnson, in un briefing sulla pandemia. Queste dosi vanno a sommarsi alle 400 milioni già prenotate, ha detto Hancock, ricordando che la campagna di vaccinazioni nel Regno ha raggiunto i 2 mesi. Il ministro ha poi evocato un'ulteriore accelerazione delle somministrazioni con la possibilità di tutti gli over 70 non ancora chiamati di contattare da ora il servizio sanitario. 

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Boris Johnson: ad oggi vaccini sono efficaci

Tutti e tre i vaccini anti-Covid autorizzati nel Regno Unito, incluso quello di Oxford-AstraZeneca, si stanno rivelando «efficaci» oltre che sicuri nel corso di una campagna di somministrazioni che sull'isola ha già raggiunto più di dodici milioni di persone. Lo ha assicurato il premier Boris Johnson, parlando in pubblico prima della conferenza stampa di giornata sulla pandemia affidata oggi a Downing Street al ministro della Sanità, Matt Hancock, e ai consulenti medici Jonathan Van-Tam e Nikki Kanani. Johnson ha sottolineato «i benefici enormi» registrati finora sulle persone vaccinate nella prevenzione di contagi gravi, ricoveri, rischi di morte; e i risultati positivi che stanno emergendo pure nell'impatto contro la cosiddetta nuova variante inglese del virus, ormai dominante nel Regno.

Mentre ha indirettamente ridimensionato i timori su un'efficacia scarsa del vaccino AstraZeneca delineato in Sudafrica sulle sole persone contagiate in forma lieve o moderata dalla cosiddetta variante sudafricana: a rischio di espansione ma residuale per adesso in Europa. Dati che, gli han fatto eco Hancock e vari esperti britannici, hanno peraltro un valore al momento relativo basandosi su un campione minimo e parziale di pazienti.

Calano casi e morti 

Tornano sotto quota 15.000 dopo diverse settimane (14.104) i contagi da Covid nel Regno Unito nelle 24 ore su un totale di quasi 600.000 test giornalieri, per effetto del lockdown introdotto in risposta all'aggressiva 'variante inglese' del virus, mentre calano a 333 anche i decessi secondo i dati aggiornati diffusi oggi dal governo britannico. Dati su cui peraltro pesano i parziali ritardi nella raccolta statistica nel weekend, di solito recuperati fra martedì e giovedì. Il totale ufficiale delle vittime dall'inizio della pandemia sale intanto a oltre 112.700, record europeo in cifra assoluta e secondo ormai unicamente al Belgio o alla piccola Slovenia in rapporto alla popolazione. Ma continua a crescere pure il numero dei vaccini somministrati sull'isola, con quasi 12,3 milioni di prime dosi ad altrettante persone e 512.000 richiami: ritmo che fa prevedere un anticipo sulla scadenza del 15 febbraio fissata dal governo di Boris Johnson per arrivare a quota 15 milioni, ossia alla convocazione per la prima dose di tutti i residenti del Regno di 4 categorie prioritarie dagli over 70 in su. 

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