Poliziotta accoltellata, è grave: l'aggressore ucciso dai gendarmi. «Si era radicalizzato in carcere»

Poliziotta accoltellata, è grave: l'aggressore ucciso dai gendarmi. «Si era radicalizzato in carcere»
Poliziotta accoltellata, è grave: l'aggressore ucciso dai gendarmi. «Si era radicalizzato in carcere»
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Venerdì 28 Maggio 2021, 13:20 - Ultimo aggiornamento: 15:19

Choc in Francia dove una poliziotta del corpo municipale di Nantes è stata ferita in modo grave ad una coscia da un assalitore poi fermato e ucciso dalla polizia. L'aggressione, si apprende da fonti della polizia locale, è avvenuta stamattina nei locali della polizia municipale a La Chapelle-sur-Erdre, a qualche chilometro da Nantes, nell'ovest del Paese. La donna sarebbe stata ferita in modo grave ad una coscia ed è stata ricoverata in ospedale. 

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L'aggressore era noto per la sua radicalizzazione islamica, avvenuta nel carcere dove ha scontato una pena per reati comuni. Gli inquirenti lo avevano iscritto nel fascicolo degli islamisti a rischio per la loro radicalizzazione.

Nello scontro con i gendarmi al momento del fermo, l'uomo - che ha una quarantina d'anni - è morto per le ferite riportate. Nel suo fascicolo emerge anche la presenza di disturbi psichiatrici. 

La poliziotta aggredita ha riportato diverse ferite agli arti. L'uomo l'ha colpita ripetutamente con un coltello alle cosce, alle braccia e alle mani. La caccia all'uomo ha visto impegnati 240 gendarmi, tiratori scelti, unità cinofile e un elicottero. Su Twitter, la gendarmeria ha lanciato un appello ai residenti ad «evitare la zona e rispettare strettamente le consegne».

 

Prima di essere fermato, l'aggressore ha aperto il fuoco contro le forze dell'ordine che lo avevano localizzato. Tre gendarmi sono stati raggiunti da proiettili, si apprende da fonti della gendarmerie. Di questi, uno sarebbe rimasto ferito a una mano e un altro ad un braccio. Dopo aver ferito la poliziotta l'aggressore era fuggito a piedi portando con sé la pistola dell'agente, di cui si era impossessato. Nei giorni scorsi, una manifestazione di poliziotti, appoggiati da gran parte delle forze politiche, aveva suscitato forte emozione nel paese. In particolare, le forze dell'ordine chiedevano alla giustizia maggior severità per chi commette reati ai danni di poliziotti e gendarmi. 

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