Euro2020, prende un giorno di malattia ma va allo stadio: il capo la vede in tv e la licenzia. «Rifarei tutto da capo»

Licenziata perchè scoperta dal suo capo a tifare allo stadio
Licenziata perchè scoperta dal suo capo a tifare allo stadio
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Venerdì 9 Luglio 2021, 14:23

La passionne per la sua Nazionale è costata cara a una dipendente che ha preferito tifare sugli spalti piuttosto che passare la giornata sul posto di lavoro. Nina Farooqi, digital content creator di 37 anni di Bradford è stata licenziata dopo essere stata vista in TV dai suoi capi mentre festeggiava il gol vincente di Harry Kane ai tempi supplementari per Euro 2020. Ma non è stata la sua esuberanza la causa del licenziamento, bensì le menzogne dichiarate a lavoro: Nina aveva preso un giorno di malattia per andare alla partita.

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Quando, la mattina seguente, il suo capo l’ha chiamata si è ritrovata spiazzata: le telecamere hanno ripreso lei e la sua amica mentre saltavano e urlavano.

La donna aveva la bandiera dell'Inghilterra che le avvolgeva spalle e gambe ed era seduta proprio dietro la porta di Wembley quando è stato fatto gol.

Da quanto riporta il The Telegraph, Nina ha dichiarato: «Sono emozioni contrastanti: siamo arrivati ​​alla finale, sono ancora a quel livello, ma ho anche perso il lavoro.

La mia amica ha vinto il biglietto nel suo voto di lavoro e sapeva che avrei fatto qualsiasi cosa per arrivare al gioco - non c'era modo che avrei rifiutato. Era nervosa dopo aver realizzato che i loro posti erano proprio dietro l'obiettivo, ma pensava che in una folla di 66.000 persone avrebbe potuto farla franca».

Credeva che fosse improbabile che il suo lavoro avrebbe approvato il suo giorno libero dell'ultimo minuto perché erano a corto di personale. 

«Non succedeva dal 1996, ricordo vividamente di aver pianto sul divano di mia madre quando Gareth Southgate ha sbagliato il suo rigore e il tifoso che era in me non riusciva proprio a farlo. Il calcio è la mia vita». 

Proprio durante la partita, controllando il suo telefono si è accorta che la sua copertura era completamente saltata. «Eravamo in tutti i telegiornali, - dichiara - la mia faccia era su tutti gli schermi televisivi del mondo - avevo amici dall'Australia e dall'America che mi dicevano di avermi visto». 

Nonostante sia tornata subito nello Yorkshire, il mattino seguente a lavoro i suoi capi le hanno detto di non entrare perchè era stata  ormai scoperta.
«C'è un po' di rammarico - prosegue la donna - ma rifarei tutto da capo».

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