Coronavirus, due turisti tornati da Venezia: «I medici hanno riso di noi e non hanno seguito i protocolli»

Coronavirus, due turisti tornati da Venezia: «I medici hanno riso di noi e non hanno seguito i protocolli»
Coronavirus, due turisti tornati da Venezia: «I medici hanno riso di noi e non hanno seguito i protocolli»
di Enrico Chillè
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Martedì 25 Febbraio 2020, 17:47

La diffusione del Coronavirus rischia seriamente di estendersi in tutta Europa, sia a causa di comportamenti irresponsabili da parte dei singoli cittadini, sia a causa di gravi negligenze da parte del personale medico-sanitario. Sta facendo molto discutere la denuncia di una coppia di turisti spagnoli, rientrati in patria dopo essere stati in vacanza a Venezia: «I medici hanno riso di noi e dei nostri timori e non hanno neanche rispettato i protocolli sanitari». Una denuncia, questa, che confermerebbe la disparità di controlli e precauzioni tra l'Italia e il resto dell'Europa.

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Carlos Javier Delgado, 36enne catalano, aveva deciso di viaggiare fino a Venezia insieme alla moglie, per un soggiorno di neanche due giorni. La coppia era giunta lo scorso martedì 18 febbraio, per poi tornare in Spagna nella notte tra il 19 e il 20. Il ritorno, però, si era rivelato un incubo e oggi l'uomo racconta a 20minutos.es: «A Venezia abbiamo visto tante persone di origine asiatica che indossavano mascherine. All'arrivo in Italia, in aeroporto, siamo stati sottoposti ad un controllo della temperatura corporea e non abbiamo avuto alcun problema. Al momento di tornare a Barcellona, nessuno ci ha fatto alcun controllo, forse perché non c'era ancora alcuna allerta e la zona di Venezia non era ancora considerata a rischio».

Fin qui, nulla di strano. L'incubo della coppia, però, è iniziato qualche giorno dopo: il marito e la moglie avevano il raffreddore e la donna aveva iniziato ad accusare forti mal di testa. «Domenica dovevo andare a trovare mia nonna in ospedale, ma alcuni medici mi avevano consigliato di farmi visitare prima» - spiega ancora il turista spagnolo rientrato da Venezia - «Per questo siamo andati all'ospedale universitario generale della Catalogna, ma lì i medici hanno riso di noi e si sono rifiutati di visitarci, dicendoci che stavamo dicendo delle stupidaggini».

Dopo la disavventura vissuta nell'ospedale, la coppia aveva deciso di denunciare il caso ai Mossos d'Esquadra, la polizia catalana: «Gli agenti ci hanno confermato che quella dei medici era stata una grave negligenza, consigliandoci di recarci subito in un altro centro dove fosse rispettato il protocollo necessario per affrontare ogni caso sospetto di Coronavirus. Siamo quindi andati in un'altra struttura privata e qui siamo stati visitati con le migliori precauzioni: al momento l'ipotesi del contagio è stata scartata ma i medici ci hanno suggerito di monitorare le nostre condizioni per almeno 24 giorni».

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