Basta una presa Usb e la mascherina uccide il virus: così può essere riutilizzata

mascherina_igienizzante
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di Simone Pierini
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Giovedì 18 Giugno 2020, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 08:38
I ricercatori israeliani hanno inventato una mascherina riutilizzabile che può uccidere il coronavirus con il calore. In che modo? Assorbendo energia da un caricabatterie per telefoni cellulari attraverso una porta usb. Dopo la mascherina che si apre per consentire al possessore di mangiare, pensavamo di aver visto tutto. L’invenzione è di un gruppo di ricerca della Technion University di Haifa. Vediamo come funziona. Il processo di disinfezione dura circa 30 minuti, periodo nel quale la mascherina è collegata al caricabatterie e non deve essere utilizzata. L’energia trasmessa permette di scaldare uno strato interno composto da fibre di carbonio fino a una temperatura di 70 gradi, ritenuti abbastanza per annientare il virus.
Un’idea nata anche per la salvaguardia dell’ambiente. Le mascherine usa e getta infatti stanno diventando un nuovo elemento di inquinamento. Il range temporale di utilizzo limitato obbliga i cittadini a cambiarne diverse anche nell’arco della stessa giornata. Lo smaltimento spesso però non è all’altezza di quanto sarebbe necessario. Il prototipo si presenta come una mascherina in stile FFP3 con la valvola nella parte anteriore e i classici elastici per tenerla in posizione intorno alla testa. All’interno però ecco spuntare queste fibre di carbonio, necessarie per il surriscaldamento. Per gli scienziati, che hanno presentato il brevetto a marzo negli Stati Uniti, la mascherina dovrebbe costare circa un dollaro in più rispetto a una tipica monouso.
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