Coronavirus, choc in Gran Bretagna: oltre mille morti e 62mila contagi

Coronavirus, choc in Gran Bretagna: oggi oltre mille morti e 62mila contagi
Coronavirus, choc in Gran Bretagna: oggi oltre mille morti e 62mila contagi
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Mercoledì 6 Gennaio 2021, 17:44 - Ultimo aggiornamento: 21:05

Nuovo record assoluto di morti e contagi da Covid nel Regno Unito, alle prese con il dilagare di varianti più virulente del coronavirus emerse in queste settimane. Secondo i dati odierni, i casi censiti nelle ultime 24 ore sono stati 62.322 (seppure su quasi 500.000 tamponi) e i decessi 1041.

Ieri il governo ha stimato, sulla base dei dati statistici dell'Istat britannico, che un 2% dell'intera popolazione (oltre un milione di persone) s'è infettato di Covid nella sola settimana fra il 27 dicembre e il 2 gennaio. Una quota che sale addirittura a un residente su 30, circa il 3%, a Londra.

PIÙ DI 30.000 RICOVERATI

Supera ormai quota 30.000 il totale dei pazienti ricoverati attualmente negli ospedali di tutto il Regno Unito per Covid, sull'onda del dilagare della nuova variante più facilmente trasmissibile del coronavirus.

Lo conferma formalmente il ministro della Sanità, Matt Hancock, intervenendo alla Camera dei Comuni riunita in seduta straordinaria prima della conclusione del dibattito sul terzo lockdown nazionale e dello scontato voto favorevole di stasera. Hancock indica una somma di 30.074 ricoverati ad oggi e insiste che il lockdown va rispettato per frenare un'ondata che sta rimettendo «sotto significativa pressione» gli ospedali del servizio sanitario nazionale (Nhs). La campagna di vaccinazioni fa progressi Oltremanica, assicura il ministro, ribadendo l'obiettivo di arrivare a somministrare a breve nel Paese milioni di vaccini a settimana; ma questa campagna - avverte - potrà produrre effetti generalizzati solo fra alcuni mesi e «non cancella la minaccia che dobbiamo affrontare ora» a causa dell'impennata dei contagi alimentata dalla maggior virulenza delle nuove varianti del virus. (

JOHNSON: «LOCKDOWN MISURA NECESSARIA» 

Il terzo lockdown nazionale anti Covid annunciato questa settimana nel Regno Unito è una necessità per riportare sotto controllo l'impennata di contagi determinata dalla nuova variante del virus e aiutare nel frattempo «lo sprint» finale della campagna di vaccinazioni di massa nel Paese nei prossimi mesi. Lo ha detto oggi il premier Tory, Boris Johnson introducendo alla Camera dei Comuni il dibattito sul voto (scontato) alla legge destinata a dare una cornice giuridica al nuovo confinamento. Johnson ha parlato di un «miracolo della scienza» che consente d'intravvedere ora «il traguardo finale» della sconfitta della pandemia. Ma ha anche avvertito che che la battaglia non è ancora vinta ed è rimasto abbottonato sulla durata delle restrizioni.

Evocandone la possibile revoca solo in forma «graduale» e a partire da non prima di «metà febbraio». Rispondendogli, il leader dell'opposizione laburista, Keir Starmer, ha confermato il sì del suo partito alle misure del governo, pur non lesinando critiche alla strategia di Johnson per il passato. E chiedendo un incremento ulteriore del sostegno pubblico all'economia e al lavoro di fronte ai contraccolpi delle restrizioni, nonché più chiarezza per studenti e insegnanti su una procedura sostitutiva degli esami estivi dopo la chiusura da ieri di tutte le scuole di ogni ordine e grado. Il voto dell'aula è atteso nel pomeriggio avanzato.

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