Coronavirus, diretta: Usa, altri 60 mila casi. Convention repubblicana chiusa alla stampa per la prima volta

Coronavirus, diretta: Usa, altri 60 mila casi. Convention repubblicana chiusa alla stampa per la prima volta
Coronavirus, diretta: Usa, altri 60 mila casi. Convention repubblicana chiusa alla stampa per la prima volta
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Domenica 2 Agosto 2020, 07:25 - Ultimo aggiornamento: 08:29
Coronavirus, gli Usa hanno registrato oltre 60 mila nuovi casi di positività al Covid19 per il quinto giorno consecutivo, come evidenzia il nuovo bilancio della Johns Hopkins University. Nelle ultime 24 ore, infatti, i contagiati sono saliti di 61.262, con 1.051 decessi. Gli Usa contano, al momento, 4,6 milioni di contagiati e 154.319 morti dall'inizio della pandemia e per la prima volta la convention repubblicana sarà chiusa alla stampa.


 

Convention repubblicana chiusa alla stampa


Con una decisione senza precedenti nella storia moderna americana la convention repubblicana di fine agosto a Charlotte, in North Carolina, sarà chiusa alla stampa. Lo riporta la Cnn che cita un portavoce del partito. Per assicurare il rispetto del distanziamento sociale, ai giornalisti non sarà permesso di essere presenti dove i delegati voteranno per nominare formalmente il presidente Donald Trump candidato repubblicano alla presidenza per le elezioni del 3 novembre 2020. Sarà possibile però seguire le votazioni via streaming.

La convention repubblicana si svolgerà dal 21 al 24 agosto.
Il portavoce ha spiegato che la decisione di chiudere l'evento alla stampa è legata alle restrizioni imposte dalle autorità locali per contenere la diffusione dei contagi da coronavirus. L'evento di Charlotte era già stato fortemente ridimensionato a causa della pandemia e dell'opposizione delle autorità locali allo svolgimento in piena regola dell'evento che avrebbe richiamato migliaia di persone tra delegati, ospiti e giornalisti. Il partito repubblicano aveva quindi lasciato a Charlotte una parte dei lavori, ridimensionando il numero dei delegati presenti, e il presidente Trump aveva spostato la serata dell'incoronazione a Jacksonville, in Florida. Ma è stato poi costretto a cancellare anche questo appuntamento visto che la Florida è divenuta uno dei nuovi Stati epicentro della pandemia in Usa.


 
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