Coronavirus, a Londra la strage degli autisti di bus: già 14 morti, piano per proteggerli

Coronavirus, conducenti di autobus a rischio: Londra studia un sistema per proteggerli dopo la morte di 14 persone
Coronavirus, conducenti di autobus a rischio: Londra studia un sistema per proteggerli dopo la morte di 14 persone
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Venerdì 10 Aprile 2020, 18:37

Il lockdown da coronavirus ha fermato molte attività anche nel Regno Unito, ma i lavoratori nei trasporti continuano a essere esposti. A Londra sono morti 14 dipendenti dell'azienda Transport for London (TfL) a causa del Covid-19. Dopo le rimostranze sindacali è allo studio un metodo che possa tutelare chi guida i mezzi di traporto cittadini. Come sottolinea l'Independent, il nuovo sistema imporrà ai passeggeri di salire a bordo degli autobus dalle porte posteriori per ridurre il contatto con i conducenti.

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Un meccanismo opposto a quello che ha sempre contraddistinto i Paesi anglosassoni. I passeggeri erano costretti a salire dall'altra parte per mostrare il titolo di viaggio, ma l'emergenza coronavirus richiede il maggior distanziamento sociale possibile. Per i sindacati, tuttavia, queste misure di sicurezza non bastano. 

I conducenti di autobus temono per la loro incolumità e chiedono ai datori di lavoro di ripulire i veicoli sporchi. Affermano, inoltre, di avere paura di contrarre il coronavirus perché non dispongono di dispositivi di protezione individuale (DPI). 

«Abbiamo perso un amico che lavorava da 32 anni. - ha dichiarato l'autista di autobus Joanne Harris -  È così difficile perdere colleghi e amici». C'è anche chi teme che l'azienda non autorizzerà l'imbarco dalle sole porte posteriori. «Se così fosse andrebbero tutti gratuitamente e perderebbero i ricavi. Dovremmo prendere pochi lavoratori». 

 

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