Coronavirus, Camilla e l'isolamento a corte: «La cosa più dura è non poter abbracciare i nipoti»

Coronavirus, Camilla e l'isolamento a corte: «La cosa più dura è non poter abbracciare i nipoti»
Coronavirus, Camilla e l'isolamento a corte: «La cosa più dura è non poter abbracciare i nipoti»
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Martedì 7 Aprile 2020, 15:12

Ai tempi dell'emergenza coronavirus, nella famiglia reale britannica non si ferma l'impegno sociale. Anche Camilla, duchessa di Cornovaglia e moglie del principe Carlo, sta facendo la sua parte, occupandosi di tenere un filo diretto con persone anziane che, ai tempi dell'isolamento, rischiano di sentirsi ancora più sole.

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Come ha rivelato anche il Telegraph, Camilla, rimasta in isolamento totale per due settimane dopo che il marito era risultato positivo al coronavirus, ha deciso di mettersi in contatto con diverse persone, quasi tutte anziane e sole, condividendo pensieri e sentimenti sulla quarantena. Parlando al telefono ad una 85enne, Camilla ha rivelato: «La cosa più dura è non poter abbracciare i miei nipoti, immagino che sia lo stesso anche per tante altre persone. In questo periodo però ho scoperto il piacere di vedere i miei familiari in videochiamata e ho riscoperto quella sensazione positiva di perdermi nei romanzi di Agatha Christie».

L'anziana, Doris, ha commentato così la conversazione telefonica avuta con la moglie del principe Carlo: «È stato piacevole e importante per me avere l'opportunità di fare una chiacchierata con la duchessa di Cornovaglia. Nelle ultime due settimane mi sono sentita incredibilmente sola ed è stato bellissimo parlare con lei. Abbiamo condiviso l'esperienza della vita in isolamento, ma anche gli hobby. Lei si è dimostrata molto interessata alla mia famiglia e a come me la stavo cavando senza di loro. Mi ha davvero rallegrato».
Camilla, che presiede il Royal Voluntary Service, in virtù del suo ruolo ha anche ringraziato i 750mila volontari che, in tutto il Regno Unito, hanno deciso di lavorare in prima linea per aiutare il paese durante l'emergenza coronavirus.

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