In barca da un mese col fidanzato e senza internet, Elena scopre il coronavirus solo oggi: «La pandemia? Non ne sapevamo nulla»

Elena, in barca da un mese col fidanzato e senza internet: «La pandemia? Non ne sapevamo nulla»
Elena, in barca da un mese col fidanzato e senza internet: «La pandemia? Non ne sapevamo nulla»
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Venerdì 24 Aprile 2020, 13:54
Partiti il 28 febbraio su una barca a vela di 11 metri, la Kittiwake, Elena e Ryan, italiana lei, inglese lui, non avevano idea di quello che stava succedendo in Europa. Per un mese senza telefono né connessione internet, fino al 25 marzo, al loro arrivo sull’isola di Bequia, nei Caraibi, hanno scoperto quello che era successo, in Italia e non solo, compreso il lockdown generale.

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Elena Manighetti ha raccontato tutto ai media britannici, in particolare al Guardian. Partiti da Lanzarote, lei e il fidanzato Ryan Osborne dovevano attraversare l’Atlantico sulla loro barca per arrivare ai Caraibi: un viaggio documentato poi su una pagina Facebook e un canale YouTube. «Dicevano che le morti per il coronavirus stavano rallentando e la situazione migliorava», ricorda Elena, scrive il Corriere della Sera.

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Quando hanno riacceso il telefono e sono tornati a navigare su internet, sono rimasti stupefatti: «È stato come svegliarsi dopo un coma e immaginare la portata di ciò che è accaduto, all’inizio è stato difficile comprenderne le dimensioni», racconta lui. Elena aggiunge: «Tre giorni dopo il nostro arrivo a Bequia Ryan ha letto sul New York Times che la mia Bergamo era la città più colpita al mondo. Ho chiamato mio padre e mi ha detto di non farci prendere dal panico». Il momento più scioccante ovviamente per lei è stato quando ha visto le foto dei camion militari che trasportavano le salme, uno scatto che ha sconvolto tutta l’Italia.
 


I due giovani fidanzati, trentenni, dal 2017 vivono sulla loro barca a vela e raccontano la loro vita quotidiana sui social. Il loro viaggio verso i Caraibi, senza smartphone ma con un satellitare in grado solo di ricevere brevi messaggi: ma avevano chiesto ad amici e parenti di non usarlo per le brutte notizie. E loro hanno seguito il consiglio alla lettera: Elena e Ryan si sono goduti il viaggio senza preoccupazioni, ma appena arrivati a destinazione sono rimasti scioccati. Ora sono ancora a Bequia: «È surreale, qui sembra tutto normale ma sappiamo che il mondo è chiuso».
 
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