Mamme uccidono figli con la Coca-Cola perché nel paese l'aborto è illegale, allerta umanitaria in Kenya

Mamme uccidono figli con la Coca-Cola perché nel paese l'aborto è illegale, allerta umanitaria in Kenya
di Alessia Strinati
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Martedì 26 Novembre 2019, 20:04 - Ultimo aggiornamento: 21:57

Uccidono i bambini con la Coca- Cola perché l'aborto nel loro paese è illegale. In Kenya aumentano i casi di donne che rimpinzerebbero i bambini appena nati con la Coca- Cola allo scopo di ucciderli e sbarazzarsi di bimbi non desiderati. Nel paese africano l'aborto è illegale, ma molte madri non possono permettersi più figli, così sono costrette a metterli al mondo ma commettono poi infanticidi.

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L'allerta arriva da alcuni gruppi di attivisti per i diritti umani. Il Kenya starebbe attraversando una “crisi” di infanticidi. Un numero significativo di bambini viene abbandonato dopo la nascita in discariche, non viene nutrito e lasciato morire, oppure viene intossicato con la bevanda. Alcune donne ricorrono ad abortisti illegali, ma si tratta di pratiche molto pericolose, non solo dal punto di vista legale, appunto, ma anche sanitario.

L'aborto è illegale in Kenya a meno che la salute di una madre non sia in pericolo. Una pena detentiva di 14 anni pende su chiunque effettui un aborto "non autorizzato". Nel 2014 un'infermiera keniota è stata condannata a morte dopo essere stata giudicata colpevole di aver fatto abortire una donna che in seguito è morta dissanguata. L'assenza di una legge che dia alle donne scelta e un alto tasso di povertà e disperazione spinge ai gesti più brutali, come alla diffusione di medici che uccidono neonati dopo i parti o donne che provano a strapparsi l'utero, spesso condannandosi anche a morte, pur di non mettere al mondo i loro figli. 

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