Turista canadese condannato a morte per traffico di droga, caso diplomatico con la Cina

Turista condannato a morte per spaccio, tensione alle stelle tra Cina e Canada
Turista condannato a morte per spaccio, tensione alle stelle tra Cina e Canada
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Martedì 15 Gennaio 2019, 10:07
I rapporti tra Cina e Canada non sono mai stati così tesi: dopo l'arresto di Meng Wanzhou, figlia del fondatore di Huawei e dirigente del colosso tecnologico cinese, Pechino ha risposto duramente con una sentenza che ai più appare una risposta diplomatica molto dura. Il turista canadese Robert Lloyd Schellenberg, infatti, è stato condannato a morte da un tribunale cinese con l'accusa di traffico di stupefacenti.

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Come riporta anche l'Independent, il 36enne Schellenberg era stato condannato a 15 anni di carcere in primo grado. Una pena giudicata troppo blanda dai magistrati cinesi, che poi in appello hanno deciso per la pena capitale. Se Schellenberg può ancora fare ricorso attraverso un terzo grado di giudizio, resta la frattura diplomatica tra i due paesi, già originatasi con l'arresto di Meng Wanzhou, operato dalla polizia canadese su mandato di cattura emesso dagli Stati Uniti.

Robert Lloyd Schellenberg si è sempre dichiarato innocente, ma la Cina, negli ultimi tempi, ha arrestato altri due cittadini canadesi, un ex ambasciatore e un imprenditore, accusati di crimini contro la sicurezza nazionale. Il premier canadese, Justin Trudeau, potrebbe inviare una protesta ufficiale a Xi Jinping contro la condanna inflitta a Schellenberg. A Ottawa, però, sono certi che la sentenza Schellenberg sia un pretesto della Cina per ottenere la liberazione e il ritorno in patria di Meng Wanzhou.
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