«Qui non affittiamo agli italiani», è quello che si è sentito dire Giorgio La Porta, collaboratore dellʼeuroparlamentare leghista Antonio Maria Rinaldi quando ha provato a prendere un appartamento a Bruxelles. L'assistente è stato stato respinto come affituario a causa della sua nazionalità. Un imperativo che è stato visto dai rappresentanti del Carroccio come un'offesa a tutto il Paese.
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Il gesto discriminatorio è stato raccontato sui social dallo stesso europarlamentare Antonio Maria Rinaldi. «L'ennesimo caso di razzismo anti italiano a Bruxelles», ha denunciato su Facebook. «Appena arrivato questo è stato il benvenuto. Non ha offeso solo me, ma la mia nazione, tutti gli italiani del mondo che lavorano onestamente e ci rendono orgogliosi del nostro tricolore», le parole di La Porta, giornalista e direttore del sito centro-destra.it. A nulla è servito presentare il contratto di lavoro come assistente del partito.
La proprietaria della casa belga ha sottolineato che non avrebbe affittato agli italiani. Tanto è bastato per ricordare un tragico episodio di razzismo che si verificò proprio nel Paese europeo. «Tra un mese sarà l'anniversario della strage di Marcinelle - conclude il leghista - dove morirono 256 patrioti italiani. L'8 agosto sarò lì a onorare i caduti e a ricordare a qualche razzista da quattro soldi la storia del mio popolo».
Bruxelles, leghista in cerca di casa discriminato: «Non affitto agli italiani»
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Lunedì 15 Luglio 2019, 11:46 - Ultimo aggiornamento: 12:00
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