Brexit, 70mila richieste di residenza: «Carissima Italia, non torniamo più»

Brexit, 70mila richieste di residenza: «Carissima Italia, non torniamo più»
di Ida Di Grazia
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 5 Giugno 2019, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 08:53

Brexit o non Brexit? Il D-Day dovrebbe scattare il 31 ottobre 2019, ma a tre anni dal referendum con cui il popolo britannico si è espresso a favore dell'uscita dall'Unione Europea (23 giugno 2016) per i 3,8 milioni di cittadini europei che vivono nel Regno Unito è iniziata la corsa alla residenza permanente. Dallo scorso 21 gennaio infatti c'è la possibilità di presentare la richiesta di settled status, che coinvolgerà per ora 70mila italiani.

Brexit, "settled status" al posto della permament card: la differenza spiegata da Francesco Ragni

Emanuele D'Antonio per ora è tra gli italiani che potrebbero aspirare solo al Temporary status: «Sono qui da meno di un anno, mi piacerebbe restare». Mario Bucolo, 52 anni, invece è un imprenditore catanese che ha compilato il modulo di residenza permanente proprio lo scorso giovedì: «La modulistica è semplice, si fa tutto online sull'application form del gov.uk dove devi dimostrare di aver vissuto qui da almeno 5 anni. Io vivo a Londra dal 2014 e mi occupo di startup. In una settimana saprò la risposta». La richiesta ora è gratuita: «Dal 30 marzo hanno eliminato tutti i costi, prima erano di circa 60 sterline: ma chi ha pagato è già stato rimborsato. Ero per il remain in Ue ma alcune leggi, come quelle sulla tutela del consumatore, qui sono migliori. Questa Brexit potrebbe non essere per forza un male».

Gli italiani che approdano in Gran Bretagna in cerca di cambiamento alle loro sorti lavorative sono in prepotente aumento negli ultimi tempi. Il lavapiatti resta ancora il lavoro più diffuso per fare gavetta e imparare la lingua, anche se stabilirsi qui è il desiderio di molti professionisti. «Anch'io ho appena chiesto la residenza permanente - dice Angela Conte, 35 anni, una laurea in Economia e Commercio e la postazione di lavoro in uno dei grattacieli nella City londinese che non ha alcuna intenzione di abbandonare -. Vista da qui, l'Italia sembra anche peggiore di quando l'ho lasciata. No, penso proprio che starò a Londra. Brexit o non Brexit».

riproduzione riservata ®

© RIPRODUZIONE RISERVATA