«I numeri dei contagi, delle ospedalizzazioni e dei morti è crollato ed ora possiamo tornare al pub, al parrucchiere, ed è fantastico. Ma è molto importante che tutti capiscano che la riduzione di questi numeri non è stata ottenuta dal programma di vaccinazione: è stato il lockdown ad essere in larga parte importante per ottenere questi miglioramenti nelle cifre che vediamo della pandemia». Così Boris Johnson in un'intervista alla Bbc dove sottolinea l'importanza della vaccinazione di massa attuata in Gran Bretagna ma pone le chiusure di questi mesi al centro della strategia per l'abbattimento dei numeri.
L'avvio del percorso di uscita del Regno Unito dal terzo lockdown nazionale anti Covid resta quindi confermato ma secondo Johnson comporterà inevitabilmente una certa ripresa di casi e decessi, insistendo sull'appello ai connazionali alla cautela. «Riaprire comporterà inevitabilmente più infezioni e, purtroppo, più ricoveri in ospedale e più morti, la gente deve saperlo», ha spiegato il premier aggiungendo di «non vedere al momento ragioni per cambiare» il percorso di uscita graduale dal lockdown, ma che «è molto importante che le persone continuino a essere caute».
Il Regno Unito sfonda il tetto dei 40 milioni di vaccini anti-Covid somministrati, inclusi circa 8 milioni di richiami, secondo i dati disaggregati riferiti alla data di ieri, dopo che il governo di Boris Johnson ha formalizza il raggiungimento in anticipo di 3 giorni d'un altro traguardo: l'offerta della prima dose a tutti gli ultracinquantenni residenti nel Paese, promessa per il 15 aprile.