Barca si rovescia a pochi metri dalla riva: "80 morti". Recuperati 14 cadaveri di donne e bambini

Barca si rovescia a pochi metri dalla riva: "80 morti". Recuperati 14 cadaveri di donne e bambini
Barca si rovescia a pochi metri dalla riva: "80 morti". Recuperati 14 cadaveri di donne e bambini
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Giovedì 28 Settembre 2017, 17:59 - Ultimo aggiornamento: 19:47
Choc in Bangladesh. Una barca piena di profughi della minoranza musulmana dei Rohingya in fuga dalla Birmania, si è rovesciata in mare a pochi metri dalla spiaggia al largo della città costiera di Cox's Bazar e almeno 14 persone - tutte donne e bambini - sono morte annegate. Lo ha detto la polizia bengalese, citata dalla Bbc. «Sono annegati davanti ai nostri occhi. E dopo pochi minuti le onde hanno trascinato i corpi sulla spiaggia», ha raccontato a Bbc un testimone, un negoziante bengalese.





FORSE OLTRE 80 I MORTI IN BARCA ROVESCIATA Potrebbero essere oltre 80 i profughi Rohingya in fuga dalla Birmania morti annegati in mare davanti alla costa del Bangladesh quando il barcone su cui viaggiavano si è rovesciato a pochi metri dalla spiaggia, al largo di Cox's Bazar. Finora sono stati recuperati 14 cadaveri, tutti di donne e bambini, mentre altre persone sono riuscite a mettersi in salvo. Ma secondo dei sopravissuti, citati da Al Jazeera e da altri media, la barca trasportava «oltre 100 persone».



 


In un tweet l'Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim) di Dacca ha segnalato che una unità che aveva a bordo 130 rifugiati Rohingya è affondata mentre cercava di raggiungere il Bangladesh, Il sovrintendente aggiunto di polizia, Afruzul Haque Tutul, ha indicato che i corpi senza vita, per la maggior parte di bambini, sono stati localizzati nel pomeriggio a Paqthuartek, sulla spiaggia di Inani. La polizia, ha precisato il portale, ha detto che i soccorritori sono comunque riusciti a salvare quattro Rohingya, due donne e due bambini.
 


ONG,14.000 BIMBI ROHINGYA MALNUTRITI IN BANGLADESH Secondo Save the Children, almeno 14.000 bambini fra gli oltre 500.000 Rohingya - stando all'ultimo dato Onu - fuggiti con le loro famiglie dalla Birmania al Bangladesh, nel distretto di Cox's Bazar, sono malnutriti e almeno 4.500 sono stati curati per dissenteria. «A causa di patologie trasmesse dall'acqua si teme un'epidemia potenzialmente catastrofica tra gli sfollati», scrive in una nota l'ong dedita ai diritti dell'infanzia. «La scarsità di acqua potabile e servizi sanitari, così come le piogge monsoniche, creano le condizioni ideali per l'esplosione di un'epidemia. Per l'Organizzazione mondiale per la sanità (Oms), il rischio è 'altissimò». «Ci sono decine di migliaia di persone - si legge ancora nella nota - che dormono ancora in strada o in ripari di fortuna, c'è acqua sporca e contaminata ovunque, i livelli di nutrizione e l'igiene sono molto scarsi», ha dichiarato da Dhaka Unni Krishnan, Direttore Equipe Medica Emergenze di Save the Children. «La maggior parte di loro ha assistito a qualche forma di violenza e ha intrapreso una fuga spaventosa dalla propria casa. Hanno bisogno di supporto psicologico». 
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