Bambini liberi di cambiare identità di genere a scuola e senza informare i genitori: la decisione che fa discutere

Bambini liberi di cambiare identità di genere a scuola e senza informare i genitori: la decisione che fa discutere
2 Minuti di Lettura
Venerdì 13 Agosto 2021, 17:44 - Ultimo aggiornamento: 20:38

I bambini di età inferiore ai 4 anni potranno cambiare identità e genere a scuola senza il consenso di madre e padre. Questo è quanto stabilito sulla base dei nuovi indicatori di inclusione LGBT elaborati dal governo scozzese. Un documento di 70 pagine, rilasciato da un'università scozzese, invita i docenti a non fare pressione sui bambini e i ragazzi che manifestano il desiderio di voler cambiare sesso. 

Leggi anche > Usa, morto bimbo di 5 anni: dimenticato per ore in auto al sole legato al seggiolino

Il documento afferma che è un diritto anche dei bambini più piccoli "fare coming out" e che le loro opinioni vengano rispettate anche senza il coinvolgimento della famiglia. Se quindi un bambino manifesta il desiderio di cambiare sesso o di mantenere una neutralità di genere nessuno all'interno della scuola dovrà farne parola con la madre o con il padre del diretto interessato.

Le scuole dovranno inoltre concedere la libertà agli alunni transgender di poter usare i bagni che ritengono più adeguati alla loro scelta di genere senza che vengano date loro delle etichette in tal senso. Stessa cosa dovrà avvenire all'interno delle classi dove i ragazzi in questione non dovranno essere appellati con pronomi di genere ma solo neutri. 

Il governo ha previsto, inoltre, un opportuno elenco di studi per le principali facoltà, al fine di promuovere l'inclusione trans e ha chiesto che vengano messi nelle aule poster che puntino a sfidare gli stereotipi di genere. Tutti i docenti scozzesi sono invitati a non sminuire le parole o gli atteggiamenti dei ragazzi e bambini che affermano di essere  transgender. Nel documento redatto si afferma anche che la divulgazione involontaria di tali informazioni  potrebbe causare stress inutile per il giovane o potrebbe metterlo a rischio: "Pertanto, è meglio non condividere informazioni con genitori o tutori senza considerare e rispettare le opinioni e i diritti del giovane”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA