Bambina di 10 anni incinta dopo lo stupro, arrestato lo zio. Polemiche per l'aborto al quinto mese

Bambina di 10 anni incinta dopo lo stupro, arrestato lo zio. Polemiche per l'aborto al quinto mese
Bambina di 10 anni incinta dopo lo stupro, arrestato lo zio. Polemiche per l'aborto al quinto mese
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Mercoledì 19 Agosto 2020, 16:35 - Ultimo aggiornamento: 19:04

Una bambina di 10 anni, rimasta incinta dopo essere stata ripetutamente stuprata da uno zio, è riuscita ad abortire nonostante fosse al quinto mese di gravidanza. È accaduto in Brasile. Mentre l'uomo è stato arrestato, non si placano le polemiche per quanto accaduto: i medici dell'ospedale più vicino alla casa della piccola, infatti, si erano rifiutati di eseguire l'aborto per motivi di coscienza e per l'intervento è stata necessaria l'ospedalizzazione a Recife, a oltre 1800 chilometri di distanza.

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La bambina, che vive nei pressi di Sao Mateus, nello Stato di Espirito Santo, era giunta la scorsa settimana in ospedale con fortissimi dolori al ventre e in evidente stato di gravidanza ma i medici, tutti obiettori, si erano rifiutati di farla abortire poiché era già stata superata la ventiduesima settimana. La legge brasiliana prevede l'interruzione volontaria di gravidanza solo in caso di violenza sessuale o di gravi rischi per la salute della futura mamma e del feto, ma i medici erano stati inflessibili. Alla fine, la Corte di Giustizia del Brasile ha stabilito che la volontà della donna è sovrana, stabilendo così il trasferimento in un altro ospedale per l'aborto. Lo riporta la BBC.

La decisione della Corte ha scatenato l'ira di organizzazioni evangeliche e delle varie Conferenze episcopali, mentre alcuni attivisti pro-vita hanno tentato anche di fare irruzione nell'ospedale in cui si trova ancora ricoverata la bambina. Il vescovo Walmor Oliveira de Azevedo ha commentato così l'episodio: «Questo caso pone fine a due crimini efferati. La violenza sessuale è terribile, ma la violenza dell’aborto non si spiega, date tutte le risorse esistenti e messe a disposizione per garantire la vita dei due bambini».

Il medico responsabile dell'aborto, accusato di essere un assassino dai tanti attivisti ultraconservatori che hanno protestato per giorni fuori dall'ospedale, ha spiegato: «La bambina sta clinicamente molto bene e soprattutto è molto sollevata. Abbiamo realizzato l'operazione in modo da alleviare il più possibile la sua sofferenza». Intanto, lo zio della bambina, un 33enne accusato di averla violentata per quattro lunghi anni, è stato rintracciato dopo una breve fuga e arrestato. Lo ha confermato ad un portale locale Renato Casagrande, governatore dello Stato di Espirito Santo: «Il suo arresto sia di lezione per chiunque si macchi di un crimine così crudele, brutale e inaccettabile».

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