Australia, il bambino di 19 mesi decorato con un ciuccio al funerale del papà pompiere, morto per spegnere i roghi

Australia, il bambino di 19 mesi decorato con un ciuccio al funerale del papà pompiere, morto per spegnere i roghi
di Nico Riva
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Lunedì 6 Gennaio 2020, 14:41 - Ultimo aggiornamento: 14:46

Un'immagine che vale più di mille parole. Il comandante dei vigili del fuoco in ginocchio davanti a un bimbo di soli 19 mesi, per rendere omaggio alla memoria di suo padre, appuntandogli una medaglia al petto. Chissà cos'ha pensato il piccolo Harvey Keaton, durante il funerale del suo papà. A soli 32 anni, Geoffrey Keaton ha infatti dato la vita mentre svolgeva il suo lavoro di pompiere, durante l'infernale ondata di incendi che sta devastando l'Australia. E ora il suo bambino Harvey porta sul petto un simbolo ufficiale dell'eroico sacrificio di suo padre. 

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Geoffrey Keaton e il suo collega Andrew O'Dwyer, di 36 anni, sono morti lo scorso 19 dicembre. Si trovavano all'interno del camion dei pompieri, quando un albero divorato dal fuoco è crollato su di loro. Mentre Geoffrey Keaton e Andrew O'Dwyer morivano affrontando le fiamme, il Primo Ministro Scott Morrison si trovava in vacanza alle Hawaii con la famiglia. Il pessimo tempismo con cui lasciò il Paese a metà dicembre gli valse un'ondata di critiche non indifferente. Dopo la morte dei due pompieri, fu costretto a rientrare in tutta fretta. Il 2 gennaio, nonostante tutto, Morrison ha presenziato al funerale del vigile del fuoco Keaton tenutosi a Sydney. 
 



Keaton e O'Dwyer sono due delle 24 vittime umane della devastazione di fuoco che sta flagellando l'Australia dallo scorso agosto. Il bilancio finora è catastrofico: oltre 5 milioni e mezzo di ettari, un'area più estesa del Belgio, è andata in fumo. Mezzo miliardo di animali hanno perso la vita ed alcune specie, a partire dal koala, sono sull'orlo dell'estinzione. Oltre un migliaio di edifici distrutti, centinaia di migliaia di sfollati e tonnellate su tonnellate di CO2 causate dagli incendi si sono levate in aria. La situazione, come la descrivono i locali, è apocalittica
 

Il Primo Ministro Scott Morrison e il suo governo hanno ordinato negli ultimi giorni l'invio di 3000 riservisti dell'esercito per dare una mano ai vigili del fuoco, oltre ad aver aumentato i fondi per affrontare la crisi. Ma queste misure per gli australiani son insufficienti e tardive, ragion per cui il governo Morrison è oggetto da diverse settimane di un diffuso malcontento. La gestione dell'emergenza non è stata all'altezza, secondo la popolazione, e da tutto il mondo son arrivate velenose critiche contro il non troppo celato negazionismo climatico di Morrison e dei suoi collaboratori. Tantissimi al contrario, fra scienziati, attivisti e celebrità, hanno sottolineato invece il legame fra la crisi climatica globale e la drammatica situazione australiana. Guardando le strazianti immagini che arrivano dall'Australia, si tratta ormai di una realtà difficile da negare. 
 

 

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