Julian Assange tornerà negli Usa: ok del giudice all'estradizione del fondatore di WikiLeaks

L'attivista fondatore di Wikileaks rischia una pesantissima condanna negli Usa per aver divulgato documenti riservati del Pentagono

Assange, ok del giudice all'estradizione negli Stati Uniti
Assange, ok del giudice all'estradizione negli Stati Uniti
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Mercoledì 20 Aprile 2022, 14:13 - Ultimo aggiornamento: 14:50

Dopo una maratona di oltre 10 anni "per sfuggire" agli Stati Uniti la corsa di Julian Assange, l'attivista australiano fondatore di WikiLeaks sembra volgere al termine. Oggi la Westminster Magistrates' Court di Londra ha emesso l'ordine formale di estradizione negli Stati Uniti, dove l'attivista rischia pene pesantissime per aver divulgato documenti riservati e filmati che provavano i crimini di guerra commessi dagli Usa durante la guerra in Iraq e Afghanistan. 

La decisione appare già definitiva: salvo un ricorso dell'Alta Corte, il via libera finale al trasferimento è atteso in 28 giorni dalla Ministra degli Interni, Priti Patel le cui posizioni conservatrici (è un falco della compagine Tory di Boris Johnson) rendono quasi scontata la firma del provvedimento di trasferimento. 

Assange si è sposato in prigione il 23 marzo

Julian Assange oggi a 50 anni e lo scorso 23 marzo si è sposato nella prigione di Belmarsh con l'avvocato sudafricana Stella Morris, la compagna che gli ha dato due figli durante il periodo di asilo nell'ambasciata ecuadoriana.

Da tre anni Assange è recluso nel carcere di massima sicurezza Belmarsh nel Regno Unito prima per violazione della libertà cauzionale per le controverse accuse di stupro della Svezia (archiviate), e poi in relazione alla richiesta di estradizione fatta dagli Stati Uniti.

Precedentemente aveva vissuto per 7 anni nell'ambasciata ecuadoriana a Londra come "rifugiato politico". 

In primo grado il giudice inglese Valeria Baraister aveva negato l'estradizione sulla base di una perizia psichiatrica che indicava il rischio di suicidio del detenuto nel caso di consegna agli Stati Uniti e del suo stato di salute psichico e fisico. A dicembre la Corte d'Appello ha però ribaltato la sentenza e le autorià americane si sono impegnate ad evitare la reclusione in carcere duro e la possibilità di fargli scontare una parte della pena in Australia. 

Le accuse degli Stati Uniti 

Negli Stati Uniti Assange è sotto accusa per aver divulgato tramite il sito WikiLeaks (fondato nel 2007) centinaia di migliaia di documenti segreti del Pentagono relativi ai crimini di guerra commessi dall'esercito americano in Afghanistan e Iraq e sulla gestione del carcere di Guantanamo. Molti dei documenti pubblicati da WikiLeaks ebbero un eco internazionale e furono analizzati da giornalisti di The Guardian, New York Times e Der Spiegel che ne confermarono l'autenticità. 

Se verrà trasferito negli Usa Assange dovrà rispondere di complicità nell'hackeraggio dell'archivio del Pentagono oltre che di violazione della legge degli Usa sullo spionaggio con la pubblicazione di documenti riservati sui media. Inoltre, ha dovuto affrontare un altro processo per stupro ai danni di una cittadina svedese, successivamente archiviato dai giudici. 

Il suo caso è da anni al centro dell'attenzione internazionale e numerose Ong come Amnesty International o Reporters Sans Frontiers lo hanno definito una forma di persecuzione, di vendetta politica e una violazione alla libertà d'informazione giornalistica. 

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