Artyom Severyukhin nella bufera. Il giovane pilota russo di kart, dopo il saluto nazista sul podio dell'ultima gara, dove aveva vinto la gara a Portimao, in Portogallo, ha provato a giustificare quel gesto.
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Il 15enne, dopo l'esclusione degli atleti russi per la guerra in Ucraina, per gareggiare aveva ottenuto una licenza italiana e proprio in Italia si era trasferito per continuare l'attività. Difficile capire se la sua sia stata un'uscita di pessimo gusto o un semplice errore di ingenuità, ma Artyom Severyukhin ha deciso di giustificarsi in un modo non troppo convincente.
Il pilota russo di kart 15enne Artem Severiukhin che aveva festeggiato sul podio con un saluto nazista, ha pubblicato un video di scuse spiegando che non fosse un saluto nazista ma gli avevano spiegato che in Italia si festeggia battendosi il petto pic.twitter.com/Qh0g1ehyhE
— Tancredi Palmeri (@tancredipalmeri) April 11, 2022
«Voglio scusarmi con tutti per quanto successo ieri sul podio. Ho fatto un gesto che molti hanno percepito come un saluto nazista, ma non è vero. Non ho mai supportato il nazismo e lo considero uno dei peggiori crimini dell'umanità. Gareggiavo con la licenza italiana, con la bandiera italiana. I ragazzi di fronte al podio mi hanno fatto vedere che in Italia è costume colpirsi sul petto mostrando la mano» - ha spiegato in un video Artyom Severyukhin - «Volevo solo fare il gesto, non so spiegare come sia nato. So di essere colpevole e di essere stato sciocco, sono pronto ad essere punito ma per favore, credetemi: non c'era intenzione nelle mie azioni. Non era alcun supporto verso il nazismo o verso il razzismo. Non volevo offendere spettatori, tifosi, atleti, la squadra né chi stava seguendo l'evento. Scusatemi».