Amazon, Jeff Bezos sostiene 'Black Lives Matter' ma riceve proteste e insulti: «Clienti razzisti? Meglio perderli»

Amazon, Jeff Bezos sostiene 'Black Lives Matter' ma riceve proteste e insulti: «Clienti razzisti? Meglio perderli»
Amazon, Jeff Bezos sostiene 'Black Lives Matter' ma riceve proteste e insulti: «Clienti razzisti? Meglio perderli»
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Lunedì 8 Giugno 2020, 19:13
Jeff Bezos, fondatore e proprietario di Amazon, in prima linea contro il razzismo. L'imprenditore statunitense, che vanta un patrimonio che lo rende l'uomo più ricco al mondo, si era espresso a favore delle ragioni delle proteste della campagna 'Black Lives Matter', ricevendo però parecchie critiche e anche qualche insulto.

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Come riporta anche il Telegraph, è stato lo stesso Jeff Bezos a pubblicare, su Instagram, alcune delle e-mail di protesta ricevute da alcuni clienti, che gli rimproveravano di essersi esposto a favore delle proteste contro il razzismo di una parte della società statunitense. Jeff Bezos, nell'appoggiare i manifestanti di tutto il mondo, aveva infatti sottolineato come il razzismo sia una piaga antica che negli anni non è mai stata debellata e per questo è destinata a tornare sotto forme diverse. Anche per questo motivo, sul sito di Amazon era stato aggiunto un banner dedicato proprio alla campagna 'Black Lives Matter'.

Non tutti i clienti di Amazon l'hanno presa bene, per usare un eufemismo. Una donna, infatti, ha inviato una e-mail di protesta direttamente a Jeff Bezos: «È abbastanza scioccante vedere su Amazon la scritta 'Black Lives Matter'. Voi servite milioni e milioni di persone, compresa me e i miei familiari, tanto per gli acquisti personali quanto per quelli di lavoro. Sono a favore della libertà di espressione per tutti, ma mi sento offesa da quel banner sul sito di Amazon. Tutte le vite contano! E senza tutte quelle vite che acquistano o vendono sul sito da tanti anni, dove sarebbe Amazon ora?». Jeff Bezos ha risposto così: «No, Macy, non sono d'accordo con te. Le vite dei neri contano non significa che le altre non contino. Qui si parla di razzismo e dei rischi sproporzionati che i neri corrono di fronte alle forze dell'ordine e al sistema giudiziario. Ho un figlio di 20 anni e non credo di dover temere che un giorno, se arrestato, possa morire soffocato. Non è una ipotesi che mi preoccupa e i genitori neri non possono dire lo stesso. Non voglio minimizzare le preoccupazioni tue o di altri, ma sono a favore di questa campagna e non cambierò idea. Ti mando i miei saluti più sinceri».

Con Dave, un altro cliente di Amazon, è andata anche peggio. L'e-mail inviata a Jeff Bezos, infatti, più che una critica è una sequela di insulti: «Sei un vero str...o. Ovviamente non sei un idiota, altrimenti non saresti diventato così ricco. Stavo per fare un ordine su Amazon quando ho scoperto che appoggiate Black Lives Matter. Appoggiare un branco di inutili n***i rovinerà la vostra compagnia. L'America bianca è stufa di queste stronzate dei n***i. Ho annullato l'ordine e sicuramente non sarò l'unico. Se continuerete così, vedremo un grosso calo nei vostri profitti e ci faremo delle risate. Ogni rapporto con voi per me è finito, fottetevi str...i». La risposta di Jeff Bezos, che ha pubblicato il testo dell'e-mail su Instagram, arriva nella didascalia del post: «Dopo il mio post sulla risposta a Macy sono arrivate diverse e-mail, nauseanti ma non sorprendenti. Questo genere di odio non dovrebbe essere consentito ma nascosto nell'ombra, è importante farlo emergere e renderlo visibile. Questo è solo un esempio del problema. Dave, sei proprio il genere di cliente che sono felice di perdere».
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