Domenica Live, Marisa rivela: «Il padre di mia figlia è Alberto di Monaco. Faccia il test del Dna»

Alberto di Monaco
Alberto di Monaco
di Valeria Arnaldi
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Domenica 2 Maggio 2021, 16:30 - Ultimo aggiornamento: 3 Maggio, 14:55

A Domenica Live, parla Marisa (il nome è d’invenzione): «Il padre di mia figlia è Alberto di Monaco».

La trentaseienne brasiliana, affiancata in studio dall'avvocato, racconta a Barbara D’Urso la sua storia d'amore con il principe: «Ci siamo conosciuti in Brasile. Io lavoravo in un locale a Copacabana. Siamo usciti una volta, poi lui doveva andare a New York, dopo è tornato, abbiamo fatto un viaggio, che è durato più di due settimane».

La ragazza non sapeva che quell’uomo fosse Alberto di Monaco.

«Lui mi diceva che si chiamava Erik, era un avvocato del Canada, un avvocato diplomatico. Siamo andati a Lisbona. Ho perso il passaporto. Ho chiamato l’ambasciata brasiliana e mi hanno fatto un passaporto di emergenza. Diceva che era un diplomatico, che poteva cambiare nome. Ora, a ripensarci, ricordo alcuni dettagli. Aveva un telefono con cui poteva parlare pure in aereo».

Barbara D’Urso è stupita dal fatto che nessuno li fermasse o riconoscesse il principe.

«Nessuno lo fermava - assicura Marisa - Giravamo da soli, con una macchina che aveva in affitto, guidava lui come una persona normale».

Da Lisbona la coppia è andata a Milano.

«Siamo stati una notte all’Hilton - prosegue - Dovevamo andare a Mosca e dovevamo fare il visto. Siamo andati a Monaco. Io stavo sempre in camera in albergo, diceva che doveva lavorare, che c’era un cliente. Sono stata due giorni, al massimo tre. Siamo stati un giorno a cena con la sorella e la figlia che fa la modella».

Il racconto di Marisa va avanti: «Un giorno io ero uscita da sola. Io avevo perso la chiave della camera, avevo il mio passaporto. Quando sono tornata in albergo mi hanno detto che quella suite era sempre riservata».

Una volta sono andati anche a vedere il castello. «Una delle guardie si è avvicinata a lui e gli ha chiesto se voleva prendere la posta e lui ha detto no. Quando ho chiesto, lui ha cambiato discorso».

Dopo Monaco, i due sono tornati a Milano, poi sono andati in Russia, dove sono stati 4/5 giorni. Poi lui a questo punto sarebbe tornato negli Usa, mentre la ragazza è andata in Brasile.

«Abbiamo continuato a sentirci fino a quando gli ho detto che ero incinta, poi lui è scomparso - dichiara Marisa - Mi sono accorta di essere incinta al ciclo successivo.

La nostra era una relazione. Gli ho detto che ero incinta, lui ha detto che non lo voleva e io ho detto: lo tengo. Lui è sparito, per me è stato duro. Io ho lavorato fino all’ultima notte. Ho lavorato nel locale, ho fatto la doccia e sono andata a partorire».

La figlia ora ha quindici anni.

«Quando lei aveva tre mesi, io volevo trovare un altro lavoro per darle qualcosa di meglio. Ho conosciuto una persona e sono andata a lavorare e a vivere a Torino. Ho lasciato la bimba a mia madre. Sono stata un anno a Torino. Lui mi ha contattata una volta per sapere se avessi avuto la bambina e che potevo portarla, avrebbe voluto conoscerla. Io ho sofferto molto. Sono tornata a lavorare quindici giorni dopo che era nata la piccola. Ho sofferto per nove mesi da sola, senza l’aiuto di nessuno. Non avevo neanche da mangiare. Non era una bella situazione. Io gli ho detto di sparire».  

Dopo anni, la donna ha  sposato un uomo italiano e vive qui, in Italia, dal 2019. Qui, per caso, h scoperto che quell’uomo era il principe Alberto. 

«Ho aperto una ditta che fa importazioni ed esportazioni. Sono andata a Milano. Mia figlia mi chiedeva sempre chi fosse suo padre. A lei dicevo che suo padre aveva detto sempre bugie. Sapeva di essere figlia di un amore durato poco, ma che lui non aveva voluto conoscerla. A Milano un amico doveva farmi incontrare una persona che esporta zafferano. Mi ha detto che era di Monaco. Io ho detto che ero stato a Monaco con il padre di mia figlia. Lui ha detto:  non è che è Alberto di Monaco? Ho visto allora la foto, in Brasile non si parla di queste cose. Ho capito subito che era lui. L’ho detto anche a mia figlia. Ho provato a contattarlo. Non ha mai risposto».

Poi Marisa si è rivolta a un avvocato. Dopo un contatto riservato con la segreteria, è stato avviato l’iter giudiziario per il test del Dna.  Il tempo non basta a ricostruire tutta la storia. Barbara D'Urso rimanda alle prossime puntate.

L’appello di Marisa ad Alberto di Monaco chiude la questione. Per ora. «Faccia il test, non per me, per la figlia. Io sono contenta, non ho bisogno di niente. Mia figlia è lui, gli somiglia».

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