Afghanistan, i talebani chiudono le scuole femminili. Ragazze in lacrime

Avevano riaperto da poche ore gli istituti scolastici dedicati alle ragazze dai 12 ai 19 anni. Poi però la marci indietro dei talebani costringe alla nuova chiusura. Sono 7 mesi che le ragazze non vanno a scuola

Afghanistan, l'impegno tradito dai talebani: chiudono dopo poche ore le scuole femminili
Afghanistan, l'impegno tradito dai talebani: chiudono dopo poche ore le scuole femminili
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Giovedì 24 Marzo 2022, 10:10

In Afghanistan i talebani hanno chiuso nuovamente le scuole femminili a poche ore dalla riapertura. Le ragazze e bambine afghane stavano tornando a scuola, per la prima volta dopo sette mesi, da quando i talebani hanno preso il potere del paese. Ma a poche ore dalla riapertura gli edifici scolastici, dedicati alle ragazze dai 12 ai 19 anni, hanno chiuso di nuovo i battenti. 

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I talebani hanno, infatti, ordinato la chiusura delle scuole secondarie femminili, contraddicendo quanto stabilito in precedenza. L’improvviso cambiamento di rotta delle autorità è stato confermato a France Presse dal portavoce talebano Inamullah Samangani.   

Una troupe di France Presse stava seguendo il ritorno delle classi alla scuola Zarghona nella capitale Kabul, quando l’insegnante è entrata nel centro e ha ordinato a tutte di tornare a casa. Avvilite e senza parole, le studentesse, che stavano riprendendo le lezioni per la prima volta dall’ascesa al potere dei talebani in agosto, hanno raccolto in lacrime le loro cose e sono tornate a casa.

I ragazzi di tutte le età sono potuti tornare a scuola due mesi dopo la vittoria dei talebani, ma per le ragazze è ripresa solo l’istruzione elementare. Il regime talebano aveva affermato di volersi prendere del tempo per garantire che le ragazze di età compresa tra i 12 ei 19 anni fossero ben separate dai ragazzi e che i centri fossero gestiti secondo i principi islamisti. 

Alla fine di febbraio era arrivato l’annuncio distensivo: le ragazze sarebbero tornate tra i banchi il primo giorno del nuovo anno nel calendario solare Hijri del Paese, cioè dopo il 21 marzo. Ma il dietrofront è stato immediato

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