Elezioni Quirinale 2022 È stato definito un candidato di bandiera Andrea Riccardi. Ascolterete spesso questa espressione nelle prossime ore quando cominceranno le votazioni per eleggere il prossimo Presidente della Repubblica. Ma cosa significa?
Un candidato di bandiera è un candidato che un partito o una coalizione di partiti propone pubblicamente per una carica, in virtù del suo prestigio politico e morale. È come una bandiera: qualcosa (e quindi qualcuno) che si fissa in cima perché possa sventolare bene ed essere visibile (e distogliere l'attenzione da quel che succede sotto la cima del monte-partito, a valle). É un vessillo: ha principalmente questa funzione, quindi. Il candidato di bandiera è qualcuno che ha i requisiti e il profilo che più si attaglia alle idee del partito o della coalizione che lo propone.
Ma, attenzione, è anche una personalità che viene portata avanti ufficialmente e che consente al partito o la coalizione che ha ufficializzato il suo nome di contare i propri voti durante i primi scrutini e, dunque, di restare in partita tenendo coperte le carte, magari su un altro candidato.
L'elezione di un Presidente della Repubblica necessita infatti inevitabilmente di una regia allargata, soprattutto se nessuno ha la maggioranza, come è attualmente. Che significa? In questi giorni e in queste ore ci sono formule lessicali utilizzate dai partiti che spiegano di cosa si tratta: e le espressioni utlizzate sono per esempio "patto ampio", "iniziativa politica". Il king maker è colui che propone il nome, ma è un'iniziativa politica che coinvolge il maggior numero di gruppi parlamentari e quindi di grandi elettori che può rendere possibile l'elezione.
Riccardi è il candidato di bandiera del Movimento 5 stelle, ha detto Matteo Renzi. Un nome che consente al partito di Grillo di stare sui giornali, ha spiegato il leader di Italia Viva. Silvio Berlusconi, prima della sua rinuncia, può essere considerato il candidato di bandiera della coalizione di centrodestra.