Redditi delle famiglie in calo del 2,6%
Un italiano su due passa vacanze a casa

Redditi delle famiglie in calo del 2,6% Un italiano su due passa vacanze a casa
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Giovedì 22 Luglio 2010, 20:26 - Ultimo aggiornamento: 17 Marzo, 14:43
ROMA (22 luglio) - Cala il reddito delle famiglie e cresce il numero degli italiani che non hanno soldi per andare in vacanza. E' quanto emerge dalle statistiche dell'Istat e dalle previsioni della Federalberghi.



Nel 2009 la diminuzione dei redditi è stata del 2,6%, una flessione che, considerando l'andamento dei prezzi, comporta una flessione del 2,5% del loro potere d'acquisto. È quanto rileva l'Istat nelle statistiche sui «conti economici nazionali» in cui rivede, ma di poco, il precedente dato fornito ad aprile che segnava un -2,8%.



Il calo del reddito - rileva l'Istat - ha comportato anche un «forte contenimento» nei consumi sia in termini nominali (-1,9%) sia in termini di quantità (-1,8% dopo la riduzione di 0,8% dell'anno precedente). Le famiglie, inoltre, «non sono state in grado di mantenere invariata la loro capacità di risparmio», che si è assottigliata di ulteriori 0,7 punti percentuali all'11,1%, «il valore più basso dall'inizio degli anni Novanta».



Quasi un italiano su due quest'estate resterà a casa. È la previsione di Federalberghi che ha realizzato un'indagine sulle vacanze estive 2010. Coloro che rimarranno a casa questa estate - precisa l'organizzazione - sarà il 46,3% della popolazione, in crescita rispetto al 43,8% dell'estate 2009.



I motivi per i quali così tanti italiani non si muoveranno di casa, sono dovuti nel 54,9% dei casi a motivi economici, mentre la mancanza di soldi vera e propria è indicata dal 46,8% dei non viaggiatori. Un altro 18,7% dichiara motivi familiari, il 18,5% denuncia motivi di lavoro ed il 16% parla di motivi di salute.



«Un italiano su quattro non va in vacanza per mancanza di soldi, la conseguenza è la stagnazione complessiva del movimento turistico estivo degli italiani che non si discosta dai numeri dell'estate 2009: l'aumento del 20% del giro d'affari non è determinato da una crescita del turismo

ma dall'incremento delle notti da 10 a 12 e dall'aumento dei costi del viaggio e degli spostamenti interni al Paese», ha dichiarato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca.