Vaccini in azienda, via libera al protocollo Inail: firmata intesa tra Confindustria e sindacato

Vaccini in azienda, via libera al protocollo Inail: firmata intesa tra Confindustria e sindacato
Vaccini in azienda, via libera al protocollo Inail: firmata intesa tra Confindustria e sindacato
di Marco Conti
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Mercoledì 7 Aprile 2021, 15:42 - Ultimo aggiornamento: 15:45

ROMA Con il via libera del ministero della Salute al protocollo messo a punto dall’Inail, per i vaccini in azienda si apre un altro spazio per accelerare la campagna vaccinale. L’accordo è stato siglato nella notte dalle parti sociali, alla presenza del Ministro del lavoro e del Ministro della salute, e stabilisce sia il protocollo per le vaccinazioni in azienda che l'aggiornamento di quello relativo alle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus siglato l'anno scorso. 

Le imprese interessate dovranno presentare un piano all’Asl di competenza con i numeri delle dosi necessarie per vaccinare i lavoratori.

Il costo dell’inoculazione sarà a carico dell’azienda mentre i vaccini e gli strumenti necessari (siringhe) restano a carico dello Stato e dei servizi sanitari regionali.

Ovviamente resta la volontarietà che deve essere espressa con i consueti moduli da compilare e firmare nel rispetto dei dati personali.

In sede o presso strutture private

Nel protocollo si disciplina anche sui luoghi che possono essere adibiti alle vaccinazioni. Dovranno avvenire in “locali idonei”, ma le aziende possono anche ricorrere a strutture private a seguito di specifiche convenzioni. Il tutto con oneri a carico delle aziende che potranno anche mettersi insieme per organizzare nuovi centri vaccinali. 

Possono anche essere impiegati medici ed operatori sanitari dell’Inail che potranno recarsi in strutture private per vaccinare i lavoratori che ne hanno fatto richiesta.

«Un passo avanti importante che consentirà alle imprese di poter contribuire in modo concreto e in sicurezza alla campagna di vaccinazione», è il commento di Confindustria.

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«Sono state definite linee di indirizzo unitario a livello nazionale, che delineano un quadro regolatorio univoco, in cui le imprese potranno collaborare attivamente alla realizzazione del piano vaccinale. E potranno farlo non solo attraverso la messa a disposizione di propri spazi aziendali hub vaccinali per l'intera popolazione, ma se lo vorranno, anche attuando piani vaccinali per i dipendenti, rispettando regole e procedure definite nel Protocollo e nei documenti che questo richiama», spiega ancora Confindustria che ricorda come, per quelle aziende che non ritenessero di assumere direttamente l'onere organizzativo della procedura vaccinale, «sarà anche possibile fare ricorso a forme convenzionali con strutture sanitarie private».

Il protocollo tuttavia precisa sia la recente norma che esclude la responsabilità per l'uso dei vaccini sia il fatto che la vaccinazione negli ambienti di lavoro, anche se affidata al medico competente o ad altri sanitari convenzionati con il datore di lavoro, resta una iniziativa di sanità pubblica e non interferisce, quindi, con la disciplina della sicurezza nei luoghi di lavoro «Ora quindi - aggiunge Confindustria - non appena la disponibilità dei vaccini lo consentirà sarà possibile dare un forte impulso alla campagna vaccinale. Le quasi 7500 imprese che si sono rese disponili potranno mettersi al fianco delle comunità per contribuire attivamente a questo grande sforzo che coinvolge l'intero Paese. Con spirito di coesione e senso di responsabilità Confindustria supporterà questa sfida».

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