Ucraina, resta alta la tensione. Vertici a Mosca e Washington

Ucraina, resta alta la tensione. Vertici a Mosca e Washington
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Martedì 8 Febbraio 2022, 11:15
(Teleborsa) - "Dobbiamo lavorare per evitare un'escalation sulla crisi Ucraina". Lo ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron, in conferenza stampa con il laeder del Cremlino, Vladimir Putin. "Sono state discusse e richieste russe di garanzie di sicurezza". Si è tenuto ieri a Mosca l'atteso colloquio tra i due leader, durato più di cinque ore definito dal presidente russo "concreto e utile e condotto in modo professionale".

"La non espansione della Nato e il suo non dispiegamento dei sistemi di combattimento sulla frontiera russa": sono queste le richieste che Putin ha ribadito dopo l'incontro con Macron, per controllare le tensioni alla frontiera Ucraina. Per il presidente russo "le preoccupazioni centrali di Mosca sono state ignorate nelle risposte degli Stati Uniti e della Nato". E se l'Ucraina entra nella Nato - il monito di Putin - "i Paesi europei saranno trascinati in un conflitto con la Russia".

Contemporaneamente a Washington il presidente americano Joe Biden ha incontrato il cancelliere tedesco Olaf Scholz. "Se la Russia invade ulteriormente l'Ucraina, noi siamo pronti, tutta la Nato è pronta" a reagire e ci saranno "conseguenze rapide e severe", ha detto Biden nella conferenza stampa congiunta dopo l'incontro tra i due leader.

"È stato un incontro veramente buono su molti temi - ha commentato Biden - abbiamo in comune il bisogno di trattare tutti i popoli con rispetto. Continueremo a rinforzare la nostra alleanza e il nostro rapporto, il nostro comune approccio nel fare da deterrente a una possibile invasione della Russia". "Se la Russia dovesse attraversare il confine dell'Ucraina, sicuramente non ci sarebbe un Nord Stream 2", ha promesso Biden.

"Il messaggio di una risposta chiara, netta e coesa è stato ribadito così spesso che è arrivato anche in Russia", ha dichiarato il cancelliere tedesco alla Casa Bianca. "Abbiamo preparato il campo delle sanzioni, ma dobbiamo anche ricorrere a tutte le possibilità della diplomazia", ha aggiunto Scholz.

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