Tasse, i pagamenti da fare entro il 31 luglio: 246 scadenze in 15 giorni

Tasse, 246 scadenze in 15 giorni. I pagamenti da fare entro il 31 luglio
Tasse, 246 scadenze in 15 giorni. I pagamenti da fare entro il 31 luglio
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Giovedì 16 Luglio 2020, 12:21 - Ultimo aggiornamento: 16:50

Tra quattro giorni, fino a fine mese, sono 246 le scadenze fiscali per i contribuenti. Sono soprattutto versamenti a titolo di acconto o di saldo - spiega il Sole 24 Ore. Un ingorgo fiscale che ha spinto commercianti e commercialisti a chiedere al governo un nuovo rinvio al 30 settembre, dopo la proroga concessa a causa della pandemia dal 30 giungo al 20 luglio (o fino al 20 agosto con la maggiorazione dello 0,4%).

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Confcommercio ha chiesto al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, la proroga dei termini di versamento delle imposte risultanti dalle dichiarazioni fiscali almeno fino al 30 settembre 2020 prevedendo, inoltre, che questo differimento dei termini non sia limitato ai soli soggetti interessati dagli ISA o aderenti al regime forfetario. Una richiesta «obbligata» a causa della grave crisi di liquidità in cui versano le imprese e i lavoratori autonomi per l'emergenza Covid-19 ma anche per le difficoltà organizzative che stanno affrontando in questa difficile fase gli intermediari che assistono le stesse imprese: è quanto si legge in una nota di Confcommercio-Imprese per l'Italia. 

«Ci sono 256 adempimenti in 15 giorni! Alla faccia della semplificazione sbandierata da Conte e dal suo governo - spiega il deputato della Lega Massimo Bitonci in una nota -. Ancora una volta si prendono in giro gli italiani dopo che per mesi hanno assistito ad annunci roboanti e zero risposte. La Cig non arriva, la liquidità alle imprese è un grande flop, così come gli inutili bonus farlocchi. Dei contributi a fondo perduto non si è vista nemmeno l'ombra. Non solo questo governo non ha spostato i versamenti del saldo e acconto imposte del 20 luglio a settembre, come ha chiesto la Lega con numerosi emendamenti ma anche Confindustria, Confartigianato e i gli stessi Commercialisti, ma ora pretende di incassare soldi che imprese e cittadini non hanno. Il tutto nel caos di un affollamento burocratico senza precedenti. Dopo queste continue prese in giro, abbiano almeno la decenza di cancellare sanzioni e interessi per i ritardi dei versamenti da fare entro il 30 settembre». 
 



Studi professionali oberati di lavoro e contribuenti a corto di liquidità in una fase che resta economicamente eccezionalmente complessa. Sono i motivi per i quali il Consiglio nazionale dei commercialisti torna a chiedere con forza, dopo averlo già fatto ripetutamente nelle scorse settimane, il rinvio dei versamenti al 30 settembre. In una lettera inviata al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, il presidente nazionale della categoria, Massimo Miani, scrive «che essendo ormai imminente la scadenza del prossimo 20 luglio si rinnova formalmente e come urgente priorità di tutti gli oltre 118 mila iscritti al nostro Ordine professionale la richiesta di proroga al 30 settembre del termine per i versamenti relativi alle dichiarazioni dei redditi e dell'Irap 2020». Una proroga, aggiunge Miani, «che peraltro è necessario disporre o quanto meno annunciare ufficialmente con il massimo anticipo possibile rispetto alla data del 20 luglio, risolvendosi altrimenti in un ingiustificato »premio« ad esclusivo vantaggio dei contribuenti meno rispettosi delle scadenze». 

Il problema vero è che il lockdown e lo slittamento dei versamenti ha prosciugato le casse dell’Erario. Le entrate tributarie e contributive nei primi cinque mesi del 2020 evidenziano nel complesso una diminuzione dell'8,4% (-22.268 milioni di euro) rispetto all'analogo periodo dell'anno 2019. La stima è del Mef che in una nota spiega come il dato tenga conto della variazione negativa del 7,7% (-12.908 milioni di euro) delle entrate tributarie e della diminuzione delle entrate contributive del 9,5% (-9.360 milioni di euro). Una «notevole flessione», la giudica ancora il Mef, determinata dall'effetto delle misure adottate per fronteggiare l'emergenza sanitaria. L'importo delle entrate tributarie , annota ancora il Mef, comprende anche i principali tributi degli enti territoriali e le poste correttive, quindi integra il dato già diffuso con la nota del 6 giugno scorso.

LE SCADENZE
La giornata del 20 luglio, quindi, ci sarà una particolare concentrazione di adempimenti per gli imprenditori. Irpef, addizionali, imposta di bollo, cedolare secca, Iva, Ires, Irap e imposte sostitutive. Si parte col pagamento del diritto annuale alla Camera di Commercio, poi l’imposta di bollo sulle fatture elettroniche emesse nel 2° trimestre (importi superiori a 1.000 euro). Ci sono anche le imposte e i contributi previdenziali e assistenziali sulla base della dichiarazione dei redditi per partite iva e soci di società. Il 23 luglio le dichiarazioni Irpef.  Il 27 luglio presentazione degli elenchi riepilogativi (INTRASTAT) delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi rese nel mese precedente nei confronti di soggetti UE. Il 30 luglio scade il versamento delle imposte dovute sulla base della dichiarazione dei redditi soggetti diversi dai titolari di partita iva (con la maggiorazione dello 0,4%). Si chiude il 31 luglio conh la presentazione del modello per il rimborsi Iva trimestrale e quello per le operazioni effettuate con l’estero nel II° trimestre 2020.

LA SCHEDA
Scadenze 20 luglio 2020
VERSAMENTI
Irpef
Adeguamento ISA;
Acconto redditi a tassazione separata;
Acconto 2020 e saldo 2019;

Addizionale Ires per il campo della ricerca e coltivazione sugli idrocarburi;
Tassa Etica per soggetti IRES; punto 1 e punto 2;
Intermediari finanziari e Banca d’Italia;
Imposta di bollo
Fatture elettroniche emesse
Cedolare secca: saldo 2019 e 1° acconto 2020

Iva
Adeguamento ISA;
Versamento saldo 2019;
Versamento saldo 2019 soggetti IRES;

Ires
Adeguamento ISA;
Saldo 2019 e 1° acconto 2020;

Irap
Adeguamento ISA;
1° acconto 2020 e saldo 2019;
saldo 2019 e 1° acconto 2020;
Riallineamenti

Imposte sostitutive
 
Scadenze 23 luglio 2020

Dichiarazioni IRPEF
CAF e professionisti che hanno i modelli 730/2020 (dichiarazione redditi elaborati)
CAF e professionisti che hanno i modelli 730/2020 (liquidazione modello 730-3)
Modelli 730/2020 presentati al CAF o ai professionisti abilitati

Scadenze 27 luglio 2020

Presentazione INTRASTAT (operatori intracomunitari con obbligo mensile e trimestrale)

 Scadenze 30 luglio 2020

Versamento IRPEF in una unica soluzione o come prima rata
Addizionali
Acconto IRPEF su redditi per tassazione separata
Cedolare secca
Versamento prima rata partite Iva e non

Ritenute
Reddito autonomo con maggiorazione 0,40%;
Alla fonte su provvigioni;
Alla finte su indennità per cessazione del rapporto;

IVA
Prima rata saldo 2019

IRES
Seconda rata 2019 e primo acconto 2020;
IRAP
Versamento 2° rata per partite Iva
Soggetti IRES per saldo 2019 e acconto 2020 con maggiorazione
Imposte sostitutive

Scadenze 31 luglio 2020
IRPEF
Versamento 2° rata e primo acconto 2020 a saldo 2019 no P.IVA;
Versamento 2° rata acconto redditi tassazione separata no P.IVA;
Versamento 1° acconto 2020 e saldo 2019;
Versamento 2° rata acconto redditi tassazione separata P.IVA;

Addizionali 
Regionale e Comunale
Cedolare secca
Versamento 2° rata saldo 2019 e 1° acconto 2020

IVA
Enti non commerciali e agricoli esonerati acquisti intra
Imposta di registro
Contratti di locazione
Imposte sostitutive
Dichiarazioni sostitutive
Esonero canone RAI over 75;
Richieste, domande e istanze
Rimborsi IVA 

 
 

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