Statali, addio furbetti del cartellino: impronte digitali per il badge

Un impiegato statale all'ingresso in ufficio
Un impiegato statale all'ingresso in ufficio
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Mercoledì 28 Novembre 2018, 17:54 - Ultimo aggiornamento: 18:59
Si stringe la morsa intorno ai « furbetti del cartellino» nella pubblica amministrazione: dopo il passaggio della gestione delle visite fiscali all'Inps con il calo consistente dei giorni di malattia dei travet, a breve dovrebbero arrivare nuove misure di controllo delle assenze. Per verificare l'effettiva entrata e uscita dal lavoro arriveranno «controlli biometrici» a partire dalle impronte digitali. La norma è contenuto nel ddl Concretezza che al momento è all'esame del Senato e che alla fine della settimana prossima dovrebbe arrivare in Aula.

Oggi il ministro della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno ha spiegato la ratio del provvedimento collegato alla manovra di bilancio. A volte si fa usare ad altri il proprio cartellino - ha detto intervistata in una trasmissione
radiofonica - «contando sul fatto che c'è una sorta di omertà negli uffici. È difficile che si faccia una denuncia del
proprio collega visto che con questo si deve convivere. Credo che l'unico modo per stroncare il fenomeno alla radice sia quello di introdurre le impronte digitali sul badge».

Bongiorno ha sottolineato comunque l'importanza di «responsabilizzare i dirigenti. L'assenza ingiustificata è di
uno o due giorni può sfuggire - ha insistito - ma se è cronica, non credo che il dirigente possa non rendersi conto che il proprio ufficio è vuoto». In pratica si prevederà una responsabilità dirigenziale con premi in termini di progressione di carriera per chi è «particolarmente attento» sulle assenze a partire da quelle di lunedì e venerdì e «punizioni» che possono arrivare fino al licenziamento per il dirigente che non vigila adeguatamente o addirittura «è complice».

Il ddl Concretezza prevede anche il ripristino del turn over al 100% nella pubblica amministrazione dopo anni di blocco delle assunzioni. In particolare si prevede che le assunzioni possano essere fatte nel limite del 100% della spesa dell'anno precedente aprendo quindi alla possibilità di assumere più persone di quelle uscite purché nel limite della spesa dell'anno precedente. Si ricorrerà ai concorsi ma anche, per velocizzare i tempi, allo scorrimento delle graduatorie. Si guarderà soprattutto alle competenze nella digitalizzazione e nella semplificazione dei procedimenti amministrativi ma anche nella gestione dei fondi strutturali e nella contrattualistica pubblica. 
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