Spid, Cie, Cns e addio password: cosa cambia (da oggi) per accedere ai servizi della Pa

Spid, Cie e Cns, cosa cambia da oggi per accedere ai servizi on line della Pubblica amministrazione
Spid, Cie e Cns, cosa cambia da oggi per accedere ai servizi on line della Pubblica amministrazione
di Jacopo Orsini
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Lunedì 1 Marzo 2021, 15:33 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 02:00

Pubblica amministrazione, da oggi gli uffici dovranno consentire l’accesso ai propri servizi on line con Spid, Cie (Carta di identità elettronica) e Cns (Carta nazionale dei servizi), in attuazione di quanto stabilito dal decreto Semplificazioni che punta a incentivare al massimo l’uso dell’identità digitale come strumento di dialogo tra cittadini ed enti pubblici. Finora le amministrazioni avevano delle credenziali digitali dedicate, ognuna la sua diversa, che ora verranno progressivamente dismesse. Entro il prossimo 30 settembre al massimo infatti tutti i siti della Pa saranno accessibili solo con Spid, Cie e Cns. Per utilizzare i servizi dell'Inps dell'Agenzia delle entrate o anche per registrarsi all'app Io della Pa per avere per esempio il bonuns vacanze o partecipare al cashback servirà quindi una di queste tre chiavi di accesso. Le identità Spid erogate finora sono 17,5 milioni, le Carte di identità elettronica nelle tasche dei cittadini sono invece 19 milioni. Le Pubbliche amministrazioni attive per ora però solo circa 6mila.



 

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Per avere Spid (Sistema pubblico di identità digitale) serve un documento valido; la tessera sanitaria (o tesserino codice fiscale); una e-mail e un numero di cellulare. Il servizio è gratuito. Nove sono al momento i gestori privati attraverso cui si può richiedere Spid. Per avere l'identità è necessario registrarsi qui con uno degli operatori inserendo i dati anagrafici, creando le credenziali e poi effettuando il riconoscimento scegliendo tra le modalità offerte dal gestore. Normalmente per effettuare il riconoscimento da casa con il pc è necessario pagare, ma Sielte offre il servizio gratuito (anche Poste se si è in possesso dell'App dell'azienda pubblica). In alternativa si può andare in una delle amministrazioni che possono svolgere le procedure per identificarti. Qui l'elenco.

Poste Italiane ha aggiunto una nuova modalità per richiedere Spid. Per ottenere Spid da casa o in mobilità è sufficiente scaricare sul proprio smartphone l’app gratuita PosteID e seguire le istruzioni: i cittadini in possesso di un Passaporto italiano o di una Carta di Identità Elettronica dovranno riprendere con lo smartphone i documenti e il proprio volto e avvicinare il documento al cellulare per consentirne una lettura elettronica.

Se si possiede una Carta di Identità Elettronica e se ne ricorda il Pin, la procedura è ancora più semplice: non sono richieste foto o video e l’attivazione è immediata. In alternativa con Poste si può andare a fare il riconoscimento in uno degli oltre 12.800 uffici presenti sul territorio nazionale. Lo Spid viene rilasciato da Poste Italiane senza alcun costo sia se si sceglie di farsi identificare in Ufficio Postale sia se si scelgono le altre modalità online disponibili.

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In alternativa allo Spid, si può accedere ai servizi della Pa con la Carta di identità elettronica. Sono già 19 milioni i cittadini che possiedono Cie. «Grazie alle sue caratteristiche di sicurezza, versatilità e interoperabilità, non è solo un documento di riconoscimento ma è soprattutto una chiave d’accesso rapida e sicura con cui attivare un dialogo sempre più diretto ed efficace con la pubblica amministrazione», afferma un comunicato del ministero degli Interni e del Poligrafico e Zecca dello Stato che realizza il documento. Un chip a radiofrequenza contenuto nella carta, registra e conserva i dati personali e biometrici tutelando l’identità digitale del titolare da ogni tentativo di furto o contraffazione permettendo l’identificazione certa, sia in presenza che da remoto, da qualsiasi dispositivo, computer, tablet e smartphone.

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Per usare la Cie il cittadino non ha bisogno di alcuna password ma solo di un Pin, composto di otto cifre (la prima parte viene rilasciata in fase di richiesta del documento, la seconda alla consegna). L’autenticazione tramite Cie si è diffusa in modo considerevole: oltre 5,5 milioni di accessi ai servizi online sono avvenuti nel 2020, altri 1,8 milioni circa sono stati rilevati a gennaio 2021. 

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