Rottamazione cartelle, pagamenti e rate: le Faq dell'Agenzia delle entrate. Tempi più lunghi, nuove opportunità

Ecco come slittano i termini. Nuova occasione anche per chi ha perso il "Saldo e stralcio"

Cartelle esattoriali, le Faq dell'Agenzia delle entrate su rottamazione e rate: nuove chance
Cartelle esattoriali, le Faq dell'Agenzia delle entrate su rottamazione e rate: nuove chance
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Venerdì 22 Ottobre 2021, 11:39 - Ultimo aggiornamento: 23 Ottobre, 10:31

Tempi più lunghi per il pagamento delle cartelle esattoriali notificate tra il 1° settembre e il 31 dicembre 2021 e nuove opportunità per tutti i contribuenti che non sono riusciti a beneficiare della "Rottamazione ter" o del "Saldo e stralcio" per non aver rispettato i termini di pagamento delle rate 2020 introdotte dal Decreto Sostegni bis. Sono le principali indicazioni pubblicate sul sito di Agenzia delle entrate-Riscossione come risposte alle domande più frequenti (Faq). Si tratta di chiarimenti sulle novità introdotte in materia di riscossione dal Decreto Fiscale (DL n. 146/2021), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 21 ottobre 2021.

Tempi più ampi per le rateizzazioni

Sono previsti, in aggiunta, margini più ampi per non decadere da una rateizzazione che era già in corso alla data dell'8 marzo 2020 (cioè prima dell'inizio del periodo di sospensione dovuto all'emergenza Covid-19). In dettaglio, l'Agenzia evidenzia i principali chiarimenti contenuti nelle Faq, e pubblicate sul sito internet www.agenziaentrateriscossione.gov.it. Riguardo i cinque mesi per pagare le cartelle, l'Agenzia delle entrate-Riscossione spiega che il DL n. 146/2021 estende da 60 a 150 giorni (5 mesi) il termine per effettuare il pagamento delle cartelle di pagamento notificate dall'Agenzia delle entrate-Riscossione nel periodo ricompreso tra il 1° settembre e il 31 dicembre 2021.

Pertanto, fino allo scadere del termine di 150 giorni dalla notifica non saranno dovuti interessi di mora e l'agente della riscossione non potrà dar corso all'attività di recupero.

Rottamazione, chance fino al 30 novembre

Quanto alla rottamazione, in particolare, c'é una nuova chance fino al 30 novembre. Il decreto fiscale, spiega infatti la stessa Agenzia nelle Faq disponibili sul sito, prevede la riammissione nei termini dei contribuenti decaduti dai provvedimenti di «Rottamazione-ter» e «Saldo e stralcio» a seguito del mancato pagamento delle rate originariamente previste nel 2020 che, in base alle disposizioni introdotte dalla legge di conversione del decreto «Sostegni-bis» (Legge n. 106/2021), andavano corrisposte entro il 31 luglio, 31 agosto, 30 settembre e 31 ottobre 2021. Il provvedimento dunque dispone che tutte le rate di «Rottamazione-ter» e «Saldo e stralcio» del 2020, devono essere versate entro il 30 novembre 2021. Entro la stessa data, per non perdere i benefici delle agevolazioni previste, devono essere anche versate le rate del piano di pagamento della «Rottamazione-ter» e del «Saldo e stralcio» che erano in scadenza nell'anno 2021. Per le dilazioni, la decadenza è estesa a 18 rate. Per i piani di rateizzazione che erano in corso all'8 marzo 2020 (inizio del periodo di sospensione delle attività di riscossione conseguente all'emergenza Covid-19), l'Agenzia chiarisce che è prevista l'estensione da 10 a 18 del numero di rate che, in caso di mancato pagamento, determinano la decadenza della dilazione (per i soggetti con residenza, sede legale o la sede operativa nei comuni della c.d. «zona rossa» la sospensione decorre dal 21 febbraio 2020).

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Differito il termine di pagamento delle rate

Al contempo, per consentire agli interessati di avvalersi della nuova agevolazione, viene differito dal 30 settembre al 31 ottobre 2021 il termine per pagare le rate che erano in scadenza nel periodo di sospensione delle attività di riscossione (quelle cioè in scadenza dall'8 marzo 2020 al 31 agosto 2021). Per le rateizzazioni concesse dopo l'8 marzo 2020 e per quelle relative a richieste già presentate o che verranno presentate fino al 31 dicembre 2021, la decadenza, conclude l'Agenzia delle entrate-Riscossione, si determina nel caso di mancato pagamento di 10 rate, mentre per le rateizzazioni richieste a partire dal 1° gennaio 2022 la decadenza si verificherà dopo il mancato pagamento di 5 rate, come ordinariamente previsto. 

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