Finora solo 28.000 beneficiari del reddito di cittadinanza hanno trovato un lavoro, il 67% a termine

Finora solo 28.000 beneficiari del reddito di cittadinanza hanno trovato un lavoro, il 67% a termine
di Giusy Franzese
2 Minuti di Lettura
Lunedì 23 Dicembre 2019, 17:09 - Ultimo aggiornamento: 18:43
Con molta calma, eppur qualcosa si muove anche per la fase 2 del reddito di cittadinanza, quella in cui il beneficiario del sussidio viene assistito  in un percorso di accompagnamento al lavoro.  L'Anpal servizi, l'agenzia nazionale per le politiche a cui questo percorso è affidato, ha comunicato che sono 28.763 le persone che hanno avuto un contratto di lavoro dopo aver ottenuto il reddito di cittadinanza. Il dato è stato registrato lo scorso 10 dicembre. E secondo l'Agenzia è il «segno dell'accelerazione che si è avuta nell'ultimo mese: +63,6% rispetto alla precedente rilevazione del 21 ottobre».
I numeri restano comunque bassissimi. C'è da ricordare infatti che il Reddito di cittadinanza è erogato da aprile scorso, ci sono voluti poi mesi per le selezioni e le assunzioni dei navigator, ovvero dei tutori che devono aiutare il beneficiario del sussidio a trovare un posto di lavoro. Finalmente a settembre i navigator hanno iniziato a lavorare, se pure vogliamo considerare solo tre mesi di impegno, il dato che ne esce è desolante: in tutta Italia i navigator hanno trovato lavoro a meno di diecimila persone al mese.  
E per la stragrande maggioranza  si tratta di un lavoro precario: il 67,2% ha un contratto a tempo determinato. Solo  il 18% (quindi complessivamente poco più di cinquemila contratti) è a tempo indeterminato. Il 3,8% è in apprendistato.
Anpal fa sapere anche che  il 67,9% ha un'età inferiore ai 45 anni; il 58,6% sono uomini e il 41,4% sono donne.
 Va un po' meglio (ma nemmeno tanto) la parte della preparazione individuale alla ricerca del lavoro: al 13 dicembre sono stati convocati  422.947 beneficiari per poter partecipare alla prima fase preparatoria.  Siamo a poco più della mettà (il 53% ) del totale beneficiari considerati (791.351) avviabili al lavoro.  Il percorso prevede la convocazione, il primo appuntamento, la verifica degli esoneri, la presa in carico (Patto di servizio), cui segue un percorso personalizzato di accompagnamento al lavoro (Patto per il lavoro).
Ad oggi 331.614 (78% dei convocati) hanno iniziato questo percorso e si sono presentati alla prima convocazione. 44.166 sono esonerati, 7.713 sono i rinviati al Patto per l'inclusione (da stipulare con gli enti locali). Oltre quindicimila persone risultano sanzionabili.
© RIPRODUZIONE RISERVATA