Recovery, via libera a decreto PA in CdM. Brunetta: Ventata di modernità

Recovery, via libera a decreto PA in CdM. Brunetta: Ventata di modernità
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Venerdì 4 Giugno 2021, 20:45
(Teleborsa) - Il Consiglio dei Ministri, terminato da poco, ha dato il via libera al decreto legge per il reclutamento nella PA, con le assunzioni legate al Recovery plan e procedure semplificate per i concorsi.

Previste oltre 24mila assunzioni a termine nella PA da qui al 2026: la gran parte (16.500) per l'ufficio del processo, 5.410 persone per il personale amministrativo della Giustizia, 1.000 persone a supporto degli Enti locali per la gestione di procedure complesse, 269 per la transizione digitale, 67 per l'Agenzia per l'Italia digitale. Il decreto prevede che 500 persone vengano assunte immediatamente con un concorso rapido, che prevede un solo orale, per coordinare, attuare e controllare il PNRR, cui si aggiungono altri 300 per la Governance del Recovery.

Cuore del Dl, la riforma delle procedure di selezione, con concorsi semplificati e digitalizzati da chiudersi in 100 giorni, nuove risorse per l'apprendistato e banche dati per individuare professionisti altamente qualificati tramite il portale unico.

"Con questo decreto portiamo una ventata di modernità nella Pubblica Amministrazione, con l'obiettivo di usare tutte le risorse del PNRR". Lo ha detto il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, nel corso di una conferenza stampa sul decreto Reclutamento sottolineando che con il PNRR abbiamo a disposizione una quantità di risorse finanziarie che "in un tempo così breve non si erano mai viste nella storia repubblicana e dunque mai si era sentita l'esigenza di rafforzare la pubblica amministrazione".

"Con il decreto Reclutamento, che segue quello semplificazioni e governance, il governo completa il processo di avvio del Pnrr italiano: dopo la suddivisione dei fondi e la messa a sistema dei progetti, ora arrivano le risorse professionali necessarie per mandarli in porto secondo il cronoprogramma già definito". Lo dichiara Mara Carfagna, ministro per il Sud e la Coesione territoriale.

Una vera e propria unità per il supporto alla transizione digitale si occuperà di sostenere la trasformazione digitale della Pa: per attuare gli interventi di digitalizzazione, innovazione e cyber-sicurezza previsti dal PNRR, il Dipartimento per la Trasformazione Digitale (DTD) potrà avvalersi di un contingente di 268 nuovi esperti, più 70 professionalità comandate da altre amministrazioni. Lo spiega il ministero guidato da Vittorio Colao al termine del CdM. Queste assunzioni serviranno a costituire le 7 squadre operative che supporteranno tutte le amministrazioni sul territorio.Previste anche 67 assunzioni all'Agid.


Il CdM ha anche approvato il decreto legge "ponte" che disciplina l'assegno unico nel 2021, per le famiglie che oggi non abbiano diritto ad altri assegni.

Con l'assegno unico destinato per ora solo a lavoratori autonomi e disoccupati, arriva anche l'aumento degli assegni familiari dei lavoratori dipendenti. E' quanto prevede l'art. 5 del decreto ponte appena varato. In attesa che l'assegno unico entri in vigore dal primo gennaio 2022 anche per i lavoratori dipendenti il "decreto ponte" prevede di aumentare gli assegni familiari di 35,7 euro mensili a figlio per i nuclei familiari fino a 2 figli, per i nuclei familiari di almeno tre figli gli importi sono maggiorati di 55 euro per ciascun figlio. Questo aumento riguarderà circa 4 milioni di famiglie

"Con l'assegno per i figli diventa realtà il primo pezzo del Family Act. Il Presidente Draghi lo aveva promesso e oggi a vincere è l'Italia, con una politica di visione e di investimento nelle nuove generazioni. E' un impegno chiaro che le famiglie italiane avevano atteso per anni e che finalmente riconosce il valore che ogni bambina e ogni bambino hanno nella vita di tutta la nostra comunità". Così la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti.

"Dal primo luglio anticiperemo l'assegno unico per tutti quei nuclei familiari che non godono di nessun altro tipo di sostegno per i figli, portandolo poi a regime dal prossimo anno. Prende forma cosi' una nuova idea di Paese che prevederà, a regime, un sistema universalistico, rivolto ai lavoratori dipendenti, agli autonomi, ai professionisti, agli incapienti, ai percettori di reddito di cittadinanza e continuo, inversamente proporzionale al livello di Isee". Lo ha sottolineato il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, commentando, in un post su Facebook, la nuova misura dell'assegno unico approvata dal consiglio dei ministri. "Un obiettivo - ha aggiunto Orlando - che ci eravamo dati. Un impegno concreto verso le famiglie, che rappresenta un pilastro di un nuovo modello di welfare che stiamo costruendo per i più giovani".

"Dal primo luglio arriva l'assegno unico per i figli: lo ha deciso il Consiglio dei ministri. In questa prima fase interesserà gli autonomi e i disoccupati, che al momento non percepiscono alcun assegno familiare. Vogliamo così dare, da subito, un aiuto concreto ai non garantiti, a coloro che maggiormente hanno subito disagi a causa della pandemia. Si tratta di un'importante accelerazione che il governo ha fortemente voluto imprimere ad una misura strategica che sarà per tutti realtà a partire dal mese di gennaio del 2022. Le famiglie vanno supportate con determinazione: dopo il Pil dobbiamo tornare a far crescere anche l'indice della natalità. L'Italia deve tornare un Paese che crede nel futuro, e i figli sono la proiezione positiva che ciascuno di noi ha nei confronti del domani". Così in una nota Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie.
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